GEROS IV - Il Regno Discarica

-L'AURORA SENZA VITA-
:: Dachiracia::
*Rovine - Ocaramburde*
Ålʤjs - Aratekh - Þórunn - Chirochesi - Viaggiatori

"Þórunn sembra in vena di chiacchiere"
Ålʤjs però sente qualcosa che l'ha 'offesa', si pensa a questa parola e quasi se ne pente, Sente ancora che essere offesa non è una cosa da sintetica.

Ålʤjs (in Formoca): "Forse la stessa cosa che avevi tu prima, mentre la guardavi. Sto facendo dei calcoli."

Poi il clangore del metallo la distrae e i soldati fanno entrare Aratekh, che le aggiorna su che cosa gli hanno detto e vuole fare un briefing per, testuali parole: 'pensare a come agire se dovesse scegliere male'. Ad Ålʤjs scappa un sorriso.

Ålʤjs (in Formoca): "Aratekh, sei incorreggibile."


Ålʤjs - Combattente di Millennia

 

-L'AURORA SENZA VITA-
:: Dachiracia::
*Rovine - Ocaramburde*
Ålʤjs - Aratekh - Þórunn - Chirochesi - Viaggiatori

Alle due non sembra importare quanto ha riferito di aver detto e così gli sta bene alla reazione di Ålʤjs il Novaphysi risponde prontamente con la sua logica.

Aratekh: (In Formoca) Dobbiamo prepararci ad ogni evenienza, dovreste saperlo che se non ci si prepara adeguatamente le cose possono sfuggire di mano.

Un'amara verità proviene dal Novaphysi, lo ha visto su quelli che lui e i suoi compagni avevano individuato ed eliminato a vista, l'imprevisto corre a stretto contatto con il fallimento e questo porta a danni irrimediabili.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

-L'AURORA SENZA VITA-
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Ålʤjs - Aratekh - Þórunn - Chirochesi - Viaggiatori

Dopo un lungo e imprecisato tempo, durante il quale la fioca luce rossa non si estingue mai. Finalmente l'ormai familiare rumore degli anelli e dei ganci che tengono sbarrata la porta della cella, rompe il silenzio. Il cigolio dei cardini si fa di nuovo sentire dopo la lunga attesa e la sagoma dei soldati appare sulla soglia.

Soldato (in Formoca): "Seguiteci"

I tre ospiti della struttura di dentenzione vengono accompagnati fuori, dove ad attenderli vi è un ben più nutrito gruppo di militari e l'ufficiale che li ha interrogati. Le loro facce non promettono nulla di buono, ma d'altra parte si tratta delle facce di soldati che si trovano di stanza in una città fortificata, costruita con mezzi di fortuna nel bel mezzo del niente, sopra vere e proprie montagne di rifiuti. Sono tutti pesantemente armati e i loro fucili ogni tanto puntano contro uno dei tre componenti del variegato gruppo di prigionieri. I militari formano un cerchio, attorniando le due sintetiche e in novaphysi, L'ufficiale si fa avanti, ma senza distaccarsi troppo dalle linee dei suoi sottoposti.

Ufficiale (in Formoca): "È stata presa una decisione. Siete stati considerati soggetti pericolosi e perciò sarete scortati alla porta della città, dove vi verranno riconsegnate le vostre armi, dopodiché sarete espulsi e non potrete fare ritorno.

Detto questo, i soldati a un suo cenno si dispongono in doppia fila, ai lati dei prigionieri e li scortano fino alla porta, che trovano presidiata dalle guardie di turno. La porta viene aperta e i tre vengono accompagnati all'esterno sotto la minaccia dei fucili. Una volta all'esterno vengono loro riconsegnate le loro armi e il drappello di soldati indietreggia fino a tornare all'interno della fortificazione. La pesante porta viene quindi chiusa, producendo un tonfo sordo che echeggia per qualche minuto.

 

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Ålʤjs - Aratekh - Þórunn - Chirochesi - Viaggiatori

Passa del tempo imprecisato fino a quando il rumore familiare della serratura della porta seguito poi dalla comparsa dei soldati all'interno della cella che ordinano loro di seguirli, i tre vengono portati all'esterno dove li aspettano diversi soldati che finiscono per accerchiarli, il Novaphysi li guarda tutti soppesando i loro armamenti ritenuti dal colosso possibilmente pericolosi, da dietro il gruppo l'ufficiale che li ha interrogati li informa che hanno optato per l'esilio del trio.
Poi il trio viene potato alla porta e da li verso l'esterno, dove vengono nuovamente restituite loro le armi, mentre alle loro spalle i soldati tornano nell'insediamento chiudendo il portone

Aratekh: (in Formoca) Beh poteva anche andare peggio... Ora dove andiamo?

Il Novaphysi prende la sua lancia e la porta alle sue spalle innestandola li assieme allo scudo attendendo le decisioni delle due Sintetiche.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

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Appena la porta della fortezza si chiudono con un tonfo, la replicante ha un attimo di sollievo. Pensava che per il suo essere maldestra potessero passarsela peggio. Aratekh, con la sua consueta praticità chiede ora dove dovrebbero andare. Lei un'idea l'avrebbe, ma ha il timore che esprimerla la esporrebbe a ulteriori ingiurie da parte di Þórunn. Alla fine però si decide a parlare.

Ålʤjs (in Formoca): "Io cercherei un campo di viaggiatori e tenterei di farci dare un passaggio verso la Costa d'Ottone." Poi guarda la collega e chiede "Ho detto una cazzata come al mio solito?"


Ålʤjs - Combattente di Millennia

 

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Ålʤjs espone il piano di aggregarsi ad altri viaggiatori verso la costa d'ottone, anche la seconda replicante sembra essere d'accordo anche se il suo carattere o programmazione non sono propriamente normali, fosse un essere senziente sarebbe infastidito anche lui ma il suo stato di armatura vivente e i millenni passati lo hanno fatto divenire un essere molto paziente.

Aratekh: (in Formoca) Allora cerchiamo altri viaggiatori e raggiungiamo questa costa.

Þórunn si mette in testa iniziando a muoversi seguita subito dal Novaphysi tornato silente ma comunque ricettivo visto che dovranno muoversi in un territorio non proprio civilizzato.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

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Ålʤjs - Aratekh - Þórunn - Chirochesi - Viaggiatori

La sintetica fa una smorfia e scrolla la testa, lanciando i capelli dietro le spalle, con quel fare che sta a significare 'tanto sono più figa io, anche se sei più alta', mentre si incammina dietro Þórunn.
"Ma allora vuoi la guerra!"

Ålʤjs (in Formoca): "Hai ragione sai, Þórunn, dire un'ovvietà non significa dire una cosa intelligente, ma tu non l'hai detta. Che succede, hai finito il liquido di raffreddamento del tuo cervello biologico?"

Poi si volta verso Aratekh.

Ålʤjs (in Formoca): "Tu da lassù riesci a vedere qualche campo in lontananza?"


Ålʤjs - Combattente di Millennia

 

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Il Novaphysi non bada alle due sintetiche che a quanto pare piace stuzzicarsi a vicenda, non sembrerebbero nemmeno che siano due sintetiche ma due semplici donne che sembrano non essere troppo in sintonia, poi gli arriva anche la domanda di Ålʤjs ed allora Aratekh concentra il suo senso in quell'operazione di ricerca verso l'orizzonte.

Aratekh: (In Formoca) Aspetta un attimo.

Il colosso osserva in lontananza muovendo la testa lentamente analizzando ogni possibile movimento quando infine lo trova è distante ma per loro non è di certo un problema, il suo braccio si alza ad indicarne la direzione.

Aratekh: (in Formoca) Da quella parte.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

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Ålʤjs - Aratekh - Þórunn - Chirochesi - Viaggiatori

Il colosso in armatura fa vagare lo sguardo sull'orizzonte e trova un accampamento, indicandolo. Ålʤjs si erge sulle punte dei piedi, ma la sua modesta statura non le permette di superare i cumuli di rifiuti, che stanno occludendo la vista.
"Accidenti. Quella riuscirà sicuramente a vedere dove è l'accampamento." Si rincresce con sé stessa.
Poi, facendo finta di nulla, si incammina nella direzione indicata da Aratekh, tastando per abitudine l'elsa della sua lama, che è al solito posta di traverso sulla schiena.



Ålʤjs - Combattente di Millennia

 

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Ålʤjs - Aratekh - Þórunn - Chirochesi - Viaggiatori

Mentre Ålʤjs inizia ad incamminarsi mentre Þórunn gli chiede più informazioni, ma il Novaphysi più di tanto non è riuscito a scorgere molto di più di semplice movimento.

Aratekh: (in Formoca) Non qualcosa di specifico, dovremo avvicinarci di più per avere qualcosa di specifico... Comunque dovremo avviarci oppure Ålʤjs ci lascerà indietro.

Aratekh si avvia pure lui verso quello che sembra un accampamento seguendo la stessa direzione di Ålʤjs.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

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Ålʤjs - Aratekh - Þórunn - Chirochesi - Viaggiatori

Ålʤjs continua imperterrita a camminare avanti, percorrendo senza sosta tutta la distanza che la separa dal presunto campo. Sente che sia Aratekh che Þórunn stanno camminando dietro di lei.
Il campo sembra vasto da fuori, alcuni teloni vengono usati come una protezione che lo circonda completamente fino all'altezza di tre metri, lasciando solo piccoli spiragli per intravvedere troppo poco all'interno; una specie di soglia sembra presidiata da alcuni tizi di varie specie, che se ne stanno però accovacciati o sdraiati attorno a qualcuno che sta giocando a qualche gioco dove si lanciano degli strani dadi piramidali, con incisi sopra dei simboli.
La Replicante si ferma e osserva. Poco dopo sente i passi degli altri due alle sue spalle e si inoltra nel campo.

Ålʤjs (in Formoca): "Vediamo se c'è qualcosa di interessante."


Ålʤjs - Combattente di Millennia