DATHOMIR - Il Covo della Sorellanza

:: Dathomir ::
*Rovine*
Abyss - Kysha - Leran Tarwin - Zake Kitai - Nemesis - Jadzia "Violet" Marr
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Al cenno della ragazza, Jadzia china ancora di più il capo, con le sopracciglia inarcate e la fronte corrugata in una smorfia di angosciata sottomissione, una smorfia che chiede pietà, una smorfia di dolore e disperazione e remissività estremi.
Fa per muovere un passo quando si sente afferrare per la collottola dalla mano dura dell'uomo, per poi venire slanciata in avanti e quasi cadere, perdendo per un attimo l'equilibrio salvo ritrovarlo incespicando qualche passo in malo modo: quel tocco così poco gentile la scuote in tutto il corpo, facendo riaffiorare nuove lacrime e gemiti di terrore, soffocati ad un volume bassissimo per non far adirare ulteriormente i padroni, mentre si stringe tra le spalle rannicchiandosi su sé stessa e facendosi piccola piccola, iniziando a camminare nella direzione da loro indicatale.

Nemmeno durante l'esibizione della sith gli occhi di Violet si alzano ad incrociarla, né il suo sguardo né il suo potere manifesto: non alza più la testa, non supera più con lo sguardo nemmeno l'altezza delle spalle di lei, guarda per terra o al massimo spaziando fino alla vita, da un lato, per fuggire e per non sfidare quegli esseri che hanno potere di vita e di morte su di lei.

Troppo forti, troppo forti. La resistenza è inutile, in questo caso: ci ha provato, più di una volta, ma le loro reazioni lasciano poca ambiguità, sia sulla loro psicologia e sia sulla loro reale forza. Non vi è modo di fuggire, l'aveva già intuito, ma un tentativo doveva pur farlo: non se lo sarebbe mai perdonata, ed inoltre non ha più tutta quella forza d'animo per non sfogare le sue emozioni quando le sente. Reprimersi per una vita l'ha così logorata da non poterlo più fare...a meno che non sia in gioco la sua vita in maniera seria, come in questo caso.

Procede, dunque, obbedendo senza più fiatare, autocommiserandosi e disperandosi per la terribile situazione in cui è ricaduta per l'ennesima volta, come fosse una condanna che segna la sua intera vita.

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Jadzia "Violet" Marr
Freethinker {Jedi Oscuro/Jedi Grigio}

 

GLI EREDI DI THANATOS
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*Rovine*
Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr

È spezzata. Per il momento. Non durerà molto prima la passione torni a fluire nel suo corpo, riaccendendo gli occhi nella furia... ma quando accadrà, Abyss e Kysha modelleranno il flusso, come direttori d'orchestra con le note. La potenza di questa Violet s'abbatterà sui loro nemici, rivelandosi una buona pedina o un mero sacrificio.

Il Monte si staglia all'orizzone, ricordando ad Abyss i prodigi di cui è in grado quel Nexus di Lato Oscuro e le tremende creature lo abitano. Soprattutto una, il Demone di Fumo, un conglomerato di Lato Oscuro che lui non sente più da quella sera nella tenda. È arrivato il momento di svelarlo, mentre navette sfrecciano sino alla cima del monte, ignare del potere andranno a risvegliare e che già attanaglia i loro cuori.

Abyss: "Quel monte è dimorato da una creatura potente nel Lato Oscuro. Mi ha sussurrato sino a lontani angoli del pianeta ed ha preso le tue sembianze per giocare con la mia mente... qualsiasi cosa quegli stolti cercano, non sono pronti."

Conclude schietto, con voce bassa e cavernosa, ricordando le angherie ha dovuto subire dal demone va sotto il nome di Dosmudeur. Stringe i pugni ed una vampata di calda rabbia inonda i sensi di entrambe le donne, perché il Figlio di Thanatos si è trattenuto nelle proprie esternazioni.



Darth Abyss
Lord Sith di Kylaan
Figlio di Thanatos

 

- GLI EREDI DI THANATOS -
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*Foresta*
Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr

Dopo aver scrutato silenziosamente il cielo, visibile a sprazzi tra le fronde, Kysha riporta lo sguardo sul suo compagno.

Kysha:"Regoleremo i conti con tutti coloro che ci hanno fatto torto, quel monte è come una bomba innescata pronta ad esplodere e saremo noi a trarne beneficio. Non mi dispiacerebbe danzare sui loro cadaveri, una di queste notti"

Dopo aver aspettato ancora qualche istante per sicurezza il gruppo riprende a muoversi verso la montagna, che ormai svetta nel cielo sempre più vicina.



Darth Kysha
Lady Sith di Kylaan

Things monstrous and fruitless,
a pallid and poisonous queen.

 

:: Dathomir ::
*Rovine*
Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr
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Ore di cammino sterrato la sfiancano, priva di un allenamento fisico com'è sempre stata, debole di costituzione e cagionevole di salute. E, per lo spazio, quanto ha sempre odiato le montagne, con le loro salite che portano ad aumento di energia potenziale e quindi fatica extra per fare lavoro, e il poco ossigeno che ti strappa il respiro dai polmoni. Tuttavia va avanti. Procede, sotto la minaccia di punizioni anche mortali da parte dei suoi nuovi padroni a cui ormai si sta abituando, un passo dopo l'altro.
Una piccola flotta li costringe a nascondersi e a farle domandarsi per quale ragione mai, chi siano i piloti e che relazione abbiano con questi due sith. Le parole del maschio arrivano quasi provvidenziali, gettando ancora più dubbio tra le sue sinapsi: "stolti" perché non sanno a cosa vanno incontro, o perché li conosce già?
In ogni caso, ciò che dice è vero: fin dall'inizio ha percepito la presenza del lato oscuro, l'ha vista fisicamente intessere trame nell'aria, come lievi fili di fumo colorato di rosso e nero, dapprima quasi invisibili, trasparenti, finissimi, poi sempre più presenti, pesanti, avvolgenti, asfissianti. E, più si avvicinano, più ha una ragione ulteriore per odiare quella montagna. L'unica cosa che la consola è che, a quanto pare, anche il suo "maestro" è stato vittima del lato oscuro, e ne ha sofferto o comunque avuto svantaggio: piccolo piacere sottile e perverso, mostrato da un effimero sorrisetto che increspa le sue labbra per un istante, prima di essere nascosto. Sì, ha piacere di qualsiasi disgrazia capiti a quei due, devono soffrire come e più di quanto stanno facendo soffrire lei, e chissà quanti altri prima e dopo di lei. Se potesse, li pugnalerebbe alle spalle seduta stante, più e più volte, con rabbia e odio e ranco--...
"...Il Lato Oscuro..."
Lo sente. Lo sente crescere in sé. La fa stare male, come una malattia, spossante, debilitante, eppure al contempo le dà forza, e grinta, e ira travolgente. E non riesce a capire se è la montagna, se l'uomo che le sta accanto oppure entrambi, ma in ogni caso...
"Devo...trattenerlo. Controllarmi...La scienza..."
Chiude per un attimo i suoi occhi reali e quelli mentali, sottraendosi alla Vista della Forza innata nella sua razza, inspirando, trattenendo l'aria assieme alle sue azioni, ed espirando lentamente come se stesse espellendo ed allontanando anche tutti quei cattivi pensieri. La sua forza di volontà, per quanto vacilli, è sempre molto forte: nessuna angheria è tollerata, né dall'esterno né dall'interno, da parte delle sue emozioni più primitive, identificandosi lei prevalentemente con la propria razionalità ed autocontrollo, a meno che non ne vada della sua vita o della sua stabilità mentale.
È la donna a correre in suo soccorso -"Come sempre", direbbe lei-, suggerendo l'idea che siano nemici di antica data, e poi riprendono la marcia, ora più rinvigorita da quella improvvisa scarica di energia violenta.

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Jadzia "Violet" Marr
Freethinker {Jedi Oscuro/Jedi Grigio}

 

GLI EREDI DI THANATOS
:: Dathomir ::
*Rovine*
Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr

L'ASU si è istallata portando la civiltà dove la civiltà sarebbe caduta. Dove un abisso oscuro ed orrendo li attende e guarda famelico alle nuove possibilità per sfamarsi. Abyss prende la via della foresta, osservando le luci proiettate dagli installamenti. Espande i sensi per cogliere ogni pericolo e possibili pattuglie attorno.

Abyss: "Andiamo per le fronde, così ci avvicineremo non visti dai riflettori."



Darth Abyss
Lord Sith di Kylaan
Figlio di Thanatos

 

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*Rovine*
Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr
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"Troppa gente, troppa...Non mi piace per niente..."

Jadzia ha avuto brutte esperienze con le persone, ancor di più con i gruppi rispetto ai singoli individui: da soli sono pecorelle, in branco diventano terentatek. Evitare le folle, perciò, è una delle sue euristiche di base per la sopravvivenza...Ed ora, in quel posto così oscuro, prigioniera e schiava di quei due "sith", si ritrova davanti non solo tanti senzienti, ma per di più armati e ben equipaggiati, che sorvegliano l'area con fari e chissà quali altre diavolerie pericolose.
Brividi continui le risalgono lungo la schiena, istigandola a digrignare i denti e sollevare il labbro per mostrarli. Per fortuna nessuno scontro diretto: si passa per le fronde, nascosti ben bene, con molta attenzione. Ogni senso è allertato, teso, pronto a captare il minimo segnale di pericolo e far scattare i muscoli: per scappare o combattere, non lo sa ancora, ma sa che il suo sistema simpatico è già pronto a ricevere il segnale e il cervello glielo farà sapere al momento del bisogno.

"Che giornata di merda."

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Jadzia "Violet" Marr
Freethinker {Jedi Oscuro/Jedi Grigio}

 

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:: Dathomir ::
*Foresta*
Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr

Kysha continua nella marcia senza aprire bocca, rammaricandosi di non poter prendere le vite delle persone all'interno dei punti di controllo.

"Meglio così, meglio così. Quando sapranno che siamo arrivati sarà troppo tardi"

Il leggero tintinnio delle lightsabers alla cintura l'accompagna durante la marcia, cantandole sommessamente di sangue e vendetta.
Di tanto in tanto lancia un'occhiata sospettosa a Violet, palesemente preoccupata dalla presenza dei gruppi ASU.

"E fai bene, molto bene"



Darth Kysha
Lady Sith di Kylaan

Things monstrous and fruitless,
a pallid and poisonous queen.

 

GLI EREDI DI THANATOS
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*Rovine*
Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr

Silenzio. Il loro sforzo è il silenzio, sperando nel favore delle tenebre. Graduale ma spedito era il loro passo sino al monte Deram, sino ai suoi piedi, tra le rocce e la sabbia. Un cargo recante il simbolo dell'ASU fa tremare le fronde solcando un sentiero battuto. Il loro segnale per raggiungere il versante roccioso.

Abyss: "Di qua. Cercate una fenditura tra le rocce, forse ce ne sarà una da qualche parte."



Darth Abyss
Lord Sith di Kylaan
Figlio di Thanatos

 

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Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr
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"Quei bastardi dell'ASU...E se chiedessi aiuto? Tzè, dalla padella alla brace..."
La fuga torna a balenare, come mera idea astratta, tra i pensieri di Jadzia: non solo rischierebbe la vita in maniera molto seria, visti i poteri di questi due "sith", ma non ha nemmeno la minima idea di come reagirebbero le forze ASU, affiliate all'Impero ormai. Chissà quali traffici stanno conducendo, potrebbe essere qualcosa di segreto e pensar bene di eliminare qualunque testimone! E poi...poi c'è quella domanda senza risposta: "ma se sono entrambi cattivi, perché non sono alleati? Questi sith non stanno con l'Impero e quindi dalla stessa parte dell'ASU?".
Rabbia e frustrazione scorrono in Violet, incastrata ed all'oscuro di così tante cose, precipitata suo malgrado in qualcosa di più grande di lei, di cui non avrebbe mai voluto sapere niente. Purtroppo, è costretta ancora a seguire quei due individui, vedendosi sfumare la possibilità della libertà prima ancora che esista l'opzione.

Abyss: "Di qua. Cercate una fenditura tra le rocce, forse ce ne sarà una da qualche parte."

Violet: "Ma dove stiamo andando? Non conoscete la strada?"

Domanda un poco stizzita la ragazza, frustrata dall'incompetenza delle sue "guide montanare", ma senza che vi sia ostilità nelle sue parole: vi è sorpresa, piuttosto, e sconcerto. Credeva stessero andando in un posto preciso, noto, familiare ai due...sembravano così sicuri! Si era fidata, stupidamente, ciecamente, con leggerezza, ed invece ora...Ah, ma forse l'arrivo dell'ASU li ha costretti a cambiare percorso, battendo sentieri inesplorati.
Inizia dunque a cercare, con rassegnazione, quella fantomatica 'fenditura' -chissà di che tipo- che dovrebbe teoricamente portarli alla tappa successiva del cammino.
...O sarà un nascondiglio per armi?
...E chi garantisce che non porti in giù anziché in su, poi?
...Che diavolo stanno cercando?!?

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Jadzia "Violet" Marr
Freethinker {Jedi Oscuro/Jedi Grigio}

 

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Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr

Violet: "Ma dove stiamo andando? Non conoscete la strada?"

Kysha solleva lo sguardo su Violet, percependo da lei ancora rabbia e qualcosa a metà tra speranza e terrore.

"Starà ancora valutando la fuga"

Lo sguardo della Sith è tagliente e presto nelle sue iridi chiare appaiono sporadiche macchie rosse, quasi a volerla sfidare ad andarsene.

Kysha(sarcastica):"Tu conosci la strada?"

Perso nuovamente interesse in Violet Kysha si dedica alla ricerca del passaggio, costeggiando la parete rocciosa e sfiorandone la superficia umida con la punta delle dita affusolate.



Darth Kysha
Lady Sith di Kylaan

Things monstrous and fruitless,
a pallid and poisonous queen.

 

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Abyss: "La strada è bloccata dall'ASU ora, ragazza."

Spiega gelido Abyss, braccia incrociate e guardando la parete rocciosa. Presto i suoi occhi osservano un'apertura che prima non c'era. La Forza lo guida bene, almeno in questo frangiante. Aveva scelto di fidarsi di Khemransi e fidarsi di lei avrebbe significato dover recuperare un feticcio utile per le magie e le stregonerie delle Sorelle. Sperando si sarebbero mostrate più che valide alleate.
Abyss impone la mano e le macerie della fenditura vengono spinte via, rotolando verso l'interno della parete. Il possente Sith, con gesti flemmatici, riesce a entrare nella fessura, per poi scivolare lungo una levigata roccia. Sente nuovamente il Lato Oscuro pulsare in quella montagna, come fosse un vulcano ribollente nelle viscere. Li farà senza dubbio potenti. In lontananza, rumori di macchinari, lungo i cunicoli interni.

Abyss: "Di qua, seguiremo i rumori."


Darth Abyss
Lord Sith di Kylaan
Figlio di Thanatos

 

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Kysha: "Tu conosci la strada?"

Violet (sottovoce): "Gnegnegne..."

Borbotta tra sé e sé, guardando a terra e spostando svogliata delle piccole rocce con un gesto stizzito della mano, china e accucciata al suolo, costretta a chiudersi in sé stessa. L'isolamento è uno dei più primitivi meccanismi difensivi, e purtroppo Jadzia è stata costretta a ricorrervi fin troppo spesso nella sua vita, specialmente nei momenti di schiavitù come questo.
"Io non son di certo tenuta a saperla, son loro che mi stanno portando! Che incompetenza, anche sul piano della teoria dell'argomentazione! ma guarda te con che razza di stronzi mi toccava capitare!", pensa nel segreto della sua mente, raccogliendo informazioni importanti sui suoi nuovi padroni e sul loro atteggiamento futuro; a malincuore, prevede ingiustizie ed abusi non solo sul piano fisico, ma anche intellettuale, dettati da ignoranza ed arroganza: come poteva non essere così, d'altronde, avendo loro fatto schiava lei? "Persone corrette non sottomettono i loro pari, no? Di cosa ti stupisci, Violet...?"

Abyss: "La strada è bloccata dall'ASU ora, ragazza. Di qua, seguiremo i rumori."

Violet: "Oh."

Rivaluta il maschio -cosa drammaticamente inedita- che, tra i due, è l'unico che si degna di spiegarle il perché di una tale assurdità. La sua ipotesi sulla causa di forza maggiore si rivela dunque corretta, e questo la rende un po' più quieta ed appagata...Almeno finché lui non apre una via nella roccia: dall'interno, una folata di laro oscuro la investe, visualizzandolo grazie al suo sangue misto miraluka, e questo non può che rivelarsi come un pugno alla bocca dello stomaco.
S'accuccia per terra, cercando un riparo, scacciando quella terribile presenza che l'intero percorso montano aveva paventato, ma invano, inutilmente, giacché lei non è che una formica contro l'intero mondo.

Attimi di terrore e di confusione, non sa cosa fare, la sua mente disorganizzata la spinge al contempo a scappare da quella venefica aura ma anche dall'ira dei suoi aguzzini, e dunque a seguirli, e dunque a immergersi proprio in quel pozzo senza fondo, senza ritorno, nero pece e crudele. Lo sguardo sbarrato, il sudore freddo sulla sua fronte, l'opzione di fuggire verso l'ASU in cerca di aiuto, la sfiducia verso tutto e tutti ed il ricordo nefasto delle esperienze passate...
Col cuore stretto in una morsa, alla fine, Jadzia a tentoni si rialza e si incammina all'interno della montagna, seguendo i due sith in quel cammino di perdizione, soffocando le urla di disperazione e rabbia al suo interno, scuotendo la testa e stringendosi da sola tra le braccia. Nessuno la può aiutare. Ormai è condannata, per un altro po' nella sua vita.

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Jadzia "Violet" Marr
Freethinker {Jedi Oscuro/Jedi Grigio}

 

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*Foresta*
Abyss - Kysha - Jadzia "Violet" Marr

La sith rimane in silenzio sostenendo davanti a lei un piccolo globo luminoso, le loro ombre sono guglie aguzze che si disegnano sulle pareti umide e strette sui loro corpi.
Il suo umore peggiora con ogni passo e di tanto in tanto, annoiata, punzecchia con l'indice affusolato la sfera fluttuante e quella reagisce facendo apparire uno spunzone elettrico laddove è stata toccata.

Ogni volta Kysha tira le labbra in un sorriso amaro.

I rumori sordi e gli echi li guidano per le gallerie per diverso tempo, quando finalmente torna ad intravedersi la luce naturale.

Kysha:"Ora siamo veramente vicini, riesco a sentire il loro tanfo"



Darth Kysha
Lady Sith di Kylaan

Things monstrous and fruitless,
a pallid and poisonous queen.