-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi* Yabail Den - Phinn - Jedi "Che disastro questo posto, ci sarà da lavorare per rimetterlo in sesto." Yabail Den: "Ti stupiresti se ti dicessi che è stata la Forza, Phinn? La Forza mi ha fatto incontrare la Maestra Elettra Nyakaelytme, che mi ha indirizzato qua." Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi* Yabail Den - Phinn - Jedi Phinn: "Ah, lei." Lo zabrak accompagna Yabail lungo una rampa di scale, raggiungendo finalmente l'infermieria, dove un droide medico è già in attesa presso il lettino operatorio. Durante la discesa, la zabrak riesce a percepire altre presenze sparse per l'Enclave, ma il loro numero è relativamente ridotto. Phinn: "E' una fortuna avere un altro Cavaliere. Così pochi sono sopravvissuti all'esodo."
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi* Yabail Den - Phinn - Jedi Yabail si sente debole ora che sa di poterselo permettere. Si sdraia sul lettino e guarda Phinn. Poi i suoi occhi si voltano ad osservare il droide che è in procinto di operare la sua profonda ferita. Yabail Den: "Ho percepito ciò che stava accadendo, mentre ero in missione per l'Alto Consiglio. Purtroppo ero molto lontana alla ricerca di nuovi aspiranti, così come mi era stato detto di fare, dopo la battaglia di Coruscant e la decisione di rifugiarsi su Yavin." Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi* Yabail Den - Phinn - Jedi Phinn (sospirando): "Immagino non hai avuto molta fortuna, visto che sei ritornata da sola... Sarà stato difficile.. passare tutto questo tempo senza sapere cosa fosse successo..."
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi* Yabail Den - Phinn - Jedi Yabail Den: "Ho fatto degli sbagli. Spesso vediamo le cose in modo non chiaro e in base alle nostre convinzioni, agiamo. Siamo esseri perfettibili e fortuna e sfortuna non sono una scusa che si possa utilizzare a nostro favore, come più ci aggrada." Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi* Yabail Den - Phinn - Jedi Phinn: "Non c'era molto che si sarebbe potuto fare. L'Ordine non era più quello di un tempo dopo la cacciata di Coruscant.. almeno così dicono. L'arrivo dei Sith ci ha colti di sorpresa."
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi* Yabail Den - Phinn - Jedi Yabail Den: "Questo perché non si è voluto dare credito alle percezioni derivanti dalla Forza Vivente. Inutile esplorare il futuro, se non si riesce a vedere la minaccia che ti siede vicino." Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi* Yabail Den - Phinn - Jedi Mentre i due Cavalieri Jedi discorrono, il droide comincia a lavorare sulla ferita, anestetizzando la gamba della zabrak. Phinn (stringendosi nelle spalle): "Solo il Consiglio lo saprà.. ma è probabile che anche loro siano morti ormai. Devil e gli altri hanno cercato di ricostruire l'Ordine qui a Dantooine, ma tutto sta diventando sempre più difficile. Siamo stati costretti a tagliare contatto con la Repubblica e ora il Clan Bancario ha iniziato a prendre possesso del Settore. Non so per quanto ancora potremo mantenere segreta l'esistenza dell'Enclave.. o come i confederati reagiranno alla nostra presenza."
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi* Yabail Den - Phinn - Jedi Yabail Den: "Vedrai Phinn, la Forza ci guiderà, se sapremo ben interpretare le sue indicazioni." La Jedi percepisce la sensibilità nella propria gamba abbandonarla e vede che il droide sta operando sulla sua ferita. "Una cicatrice in più, eccola qua." -LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Jedi Durante la convalescenza Yabail Den ha potuto apprezzare il chiacchiericcio dei cosiddetti alloggi dei Padawan, una struttura interna del'enclave dove vegono alloggiati tutti gli Jedi presenti. La vivacità delle risate e delle discussioni l'aveva messa di buon umore e il suo stato d'animo era cambiato positivamente. Però il Cavaliere Den non riesce a star ferma in un giaciglio per molto tempo, anche fosse quello della regina di Naboo. Si alza, intenzionata ad esplorare l'enclave e i suoi recessi, appoggiandosi a una stampella. Vi sono gradini un po' ovunque, anche se questi non costituiscono vere e proprie scale, ma servono per delimitare il passaggio da una zona all'altra sullo stesso piano, la difficoltà di scendere e risalire nelle sue condizioni la mette alla prova. Da questo punto di vista, la mezzosangue zabrak è testarda e dopo i primi ardui tentativi, riesce a capire come utilizzare le stampelle per non fare eccessiva fatica. Arriva in quella che è evidentemente la sala d'ingresso all'enclave, una struttura ampia e alta, le forme che vi ritrova sono morbide e arrotondate, le colonne cilindriche si alzano fino al soffitto e danno l'impressione di trovarsi in un luogo senza fine. La sala è luminosa, alcuni Jedi stanno chiacchierando sottovoce, mentre su un lato è parcheggiato uno speeder. Dopo aver ammirato la hall, Yabail continua nella sua esplorazione e si ritrova in un grande giardino, protetto dai raggi cocenti del sole da strutture ricavate dalla pietra. È un'architettura antica, quella che ritrova qui. Gradinate di pietra tagliata e scolpita, un bellissimo ruscello artificiale che cattura la sua attenzione per più di un attimo, il rumore dell'acqua che scorre la rilassa. Questo gioiello è incastonato all'interno dell'enclave jedi e viene illuminato tramite un grande foro circolare sulla parte soprastante. Sul bordo del foro vi sono iscrizioni antiche di millenni, scavate nella roccia lavorata, lo adornano in maniera sublime. Yabail non può fare a meno di pensare di avere trovato il posto ideale dove rilassarsi e praticare i suoi esercizi mentali e spirituali. "Il luogo ideale dove meditare." Per il momento si limita a sedersi e a godersi la bellezza di questo posto, ascoltando il gorgoglio del ruscello. Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Nei pochi giorni trascorsi da quando è stata portata all'accademia jedi, Miriama ha avuto occasione di prendere confidenza sia con la geografia del posto e sia con i suoi abitanti. Fatto salvo per quella maestra-capo alata -non si ricorda nemmeno il suo nome-, mediamente sembrano persone cordiali e gentili, disponibili, perfino serene o allegre in certi casi. Non si trova male, qui, ma deve ancora riuscire a inquadrare il tutto: lei in questo posto, questo posto nella sua vita, e adesso anche la galassia nelle sue percezioni in un modo mai sperimentato prima. Nisa è stata brava ad iniziarla su questo cammino, tuttavia non sembra una tipa molto intellettuale: non sembra avvezza al dibattito come quello scientifico o filosofico, sembra più una che esegue gli ordini...E, cosa strana, non ha avuto occasione di incontrarla da un po'. Miriama: "Forse qualche impegno improvviso, qualche emergenza urgente, come sembra accadere spesso da queste parti..." Mormora tra sé e sé la donna, mentre passeggia placidamente sovrappensiero per i corridoi dal sapore antico dell'enclave. Le hanno detto che questo posto ha migliaia di anni, e questo non ha fatto altro che incuriosirla ancora di più sul bagaglio filosofico dell'Ordine, che le rimane ancora criptico: non è riuscita a discorrere con nessuno, ancora, che sia versato nella storia della filosofia jedi, e questo le lascia una certa tensione di sottofondo. Non ha intenzione di unirsi "a scatola chiusa", e dall'altra parte ha invece una notevole curiosità verso qualcosa di così straordinario ed inedito nella sua vita. Quasi mezzo secolo e non ha mai sperimentato quello che ha toccato con mano durante le meditazioni con Nisa in quest'ultima manciata di istanti, incredibile. Poi, all'improvviso, qualcosa nel suo campo visivo riesce finalmente a richiamare la sua attenzione, riportandola nel mondo concreto del "qui e ora". Ciocche di capelli grigi. Si ferma, s'impala, quasi di botto. Occhi ampi, com'è tipico suo, per catturare più fotoni, per mangiarsi a grandi bocconi quell'immagine così...così...interessante. Una donna, una donna in tutti i sensi. Non una ragazzina, una bambina, una giovane adulta inesperta. Una donna, matura, con la sua età testimoniata da quei bellissimi capelli. E quelle corna, una zabrak? Interessante. Ha avuto già a che fare con gli zabrak, e le son sempre piaciuti: gente solida, vigorosa, tenace, capace, in grado di imparare grazie alla perseveranza e alla resistenza. I tratti del viso sono consumati dalle intemperie dell'esperienza, ma conservano delle note di gentilezza notevole, e sono tutti questi indizi che la spingono a provare un fortissimo interesse per quella figura. "Magari è la storica dell'accademia! Mi hanno parlato di questa figura, depositaria di conoscenze che i jedi normali non hanno, specie i padawan." Chissà, forse lei può aiutarla nella sua annosa ricerca di verità. Miriama: "Buon giorno...Maestra (?)" Si avvicina e saluta d'impulso, tentennando a metà non sapendo come rivolgersi a quella donna jedi, imbarazzandosi ed arrossendo un poco per questo. Odia sentirsi come una bambina in quell'ambiente così sconosciuto e che le mette soggezione, ma purtroppo è la realtà: lei è una bambina, come quelli che ha visto scorrazzare tra le rovine, perché gli jedi si prendono da piccoli e crescono in questo mondo imparando a conoscerlo. Lei no, lei non lo conosce, lei è ancora una bambina, nonostante i suoi quarantaquattro anni. Miriama: "Mi scusi per il disturbo...Il mio nome è Miriama, Miriama Val'Nessar... Sono...una padawan, credo; sono arrivata qui da pochi giorni, e ho una gran confusione in testa...e per giunta non trovo più nemmeno la mia maestra, Nisa Omi. Mi domandavo se Lei potrebbe aiutarmi, per favore. Mi scusi ancora..." Spiega infilando informazioni una dietro l'altra, forse generando un po' di confusione, che in fondo rispecchia quella in cui è immersa lei. Non sa bene come muoversi, specie con gli "anziani" dell'Ordine: per quanto possa avere più o meno la sua stessa età o poco più, socialmente si sente molto inferiore e prova un fortissimo sentimento di rispetto e reverenza, che traspare dalle sue parole, dalle sue scuse, e anche dall'espressione facciale, con quelle sopracciglia inarcate verso il centro della fronte e smarrite nei meandri di quel labirinto mentale nuovo di zecca. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi La Jedi viene interrotta nei suoi pensieri, da una voce calda, eppure esitante: qualche parola, un tentativo di spiegazione e tante scuse, troppe scuse. Yabail apre gli occhi, sorride di un sorriso lieve, che le increspa appena le labbra, col viso sereno e in pace, finalmente, dopo anni di peregrinazioni si sente quasi a casa in quello straordinario giardino. Ciò che vede la lascia un poco perplessa. La padawan di fronte a lei è una donna adulta, non una ragazzina con cui combattere giornalmente dovendo di continuo lottare per affermare il fatto chi insegna e chi impara. Ha occhi grandi, anche se sembrano infiltrati dalla tristezza, Yabail crede che una volta possedessero più luce e si dispiace di questa cosa. Una padawan rimasta sola, sembra, in un'enclave dove pochi superstiti si sono rifugiati dopo la distruzione. Il suo aspetto è molto ordinato, la veste pulita, presenta le tipiche pieghe che si formano quando viene riposta con cura e ben piegata dopo il lavaggio, scommette che porge la massima attenzione a quest'aspetto. Yabail Den (sorridendo): "Miriama...un bel nome, musicale. Io sono Yabail Den e non sono una Maestra, un semplice Cavaliere." La Jedi fa cenno a Miriama di sedersi accanto a lei. Yabail Den: "Non trovi che questo posto sia magnifico? È poco tempo che sono arrivata qui anch'io, appena qualche giorno, a dire il vero. Per fortuna qualcuno mi ha soccorso, perché è successo un guaio con la mia navicella." Poi aggiunge sottovoce "Sono precipitata." Mimando con una mano qualcosa che scende in picchiata a capofitto e si schianta. Si aggiusta meglio sul gradino di pietra, cercando di non fare pressione sulla ferita, ancora convalescente. Yabail Den: "Per fortuna qualcuno, da qui, è venuto in mio soccorso, altrimenti chissà dove sarei a questo punto. Sai c'erano dei droidi che non mi sembravano per niente amichevoli, nel posto dove ho fatto un bel buco per terra con la mia lattina di metallo volante. Ora mi muovo con queste due fedeli sorelle," - dice dando una sorta di pacca amichevole sulle stampelle - "ma spero sinceramente di rimettermi in forma presto." Yabail si ferma poi un istante. Riflette su ciò che la padawan le aveva detto e chiesto, poi riprende il discorso. Yabail Den: "Non conosco la Maestra Nisa Omi, mi dispiace. Ma dimmi Miriama, c'è qualcos'altro per cui io possa esserti utile? E...per favore siediti, non startene lì impalata." Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama: "Grazie." Risponde lieve Miriama, a quell'apprezzamento sul suo nome. Al cenno della donna, si avvicina: fa per sedersi, ma poi si volta ad ammirare il luogo in cui si trovano seguendo l'indicazione della sua interlocutrice e l'argomento della conversazione. Annuisce, sorridente, in silenzio, per poi farsi stupita e preoccupata quando le parla del suo incidente. Rapita com'era dalla sua quasi-coetanea in quel posto di bambini e ragazzi, la padawan si rende conto delle stampelle solo quando le tocca, e così si spiega anche quella strana sensazione che le era venuta: chissà per quale motivo, aveva intuito inconsciamente che qualcosa non andasse in lei, una specie di sofferenza piccola e latente, in sottofondo, coperta da uno strato spesso e solido di serenità. Alla rinnovata esortazione di Yabail prende posto accanto a lei, divertita dalla schiettezza, dalla parlantina, dall'apertura e dai modi un pochino rozzi della donna. Miriama: "Che bello, finalmente qualcuno che ha voglia di parlare...!" Sogghigna lieve Miriama, in una risatina leggera e fresca come il ruscello artificiale che scorre davanti ai loro occhi, alzando gli occhi verso l'alto ad esplorare il foro nel soffitto da cui entra tutta quella meravigliosa luce. Il suo sorriso si fa più largo e quieto, così come il suo animo. Coi bambini ci sa fare, è stata madre un tempo ma, per quanto riesca a imparare le regole base dell'Ordine che sono già state loro trasmesse, non hanno certo una maturità tale da potercisi rapportare in maniera intellettuale e filosofica; la mancanza d'esperienza colpisce anche la sua giovane maestra, ed altri che ha incontrato saltuariamente, per non parlare poi dei notevoli impegni che gravano sui più adulti e saggi tra i monaci, emergenze pratiche come il ristrutturare luoghi e reti sociali. Miriama: "Avrei così tante domande..." Mormora ora impuntandosi con le mani sulle ginocchia e sporgendosi in avanti, in un sospiro triste e malinconico ad esprimere tutto l'esistenzialismo dei suoi dubbi che minacciano di incrinare e ribaltare completamente la sua vita e la sua concezione di essa. Quasi riscuotendosi, si volge ora verso Yabail sorridendo come se nulla fosse, per quanto sia una maschera superficiale. Miriama: "Per iniziare...Posso darti del tu? "DarLe"..." Domanda gioviale, correggendo rapidamente la parola con lo sguardo che si stringe e si alza al cielo in atto di riflessione momentanea, per poi sogghignare autoironicamente e tornare a guardarla negli occhi, in attesa di una risposta. Miriama: "Sembra che la sventura e le disgrazie non risparmino nessuno, di questi tempi..." Le sfugge il commento, di nuovo velato di tristezza. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi Yabail osserva attentamente la donna, prima di fronte a lei e poi seduta accanto. La sua impressione è come avere davanti una lavagna senza alcun segno sopra, all'apparenza sembra ingenua, ma la Jedi crede che sia solo un atteggiamento, forse involontario, che fa capolino ogni tanto, quando serve schermarsi dalle emozioni forti. Eppure è certa che questa sia una donna forte, capace di sobbarcarsi fatiche fisihe e spirituali senza battere ciglio, probabilmente l'ha già fatto nella sua vita e magari questo è il motivo per cui ora si trova qui, invece che con un fucile blaster in mano a cacciare quelche criminale o accasciata n qualche lurida taverna, da qualche parte nella galassia. Yabail Den: "Certo, puoi darmi del tu." Poi riprende ad osservare il volto della donna, la fissa quasi, la rimira, cerca qualcosa in quegli occhi, nel silenzio, rotto solo dal gorgoglio del ruscello. Yabail Den: "Sventura e disgrazia, cara Miriama, non sono cose da considerare, bensì le azioni delle persone. Ma dimmi, quali sono queste 'così tante domande' che hai? Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Yabail Den: "Sventura e disgrazia, cara Miriama, non sono cose da considerare, bensì le azioni delle persone." Miriama: "Hmpf! Già, concordo pienamente con te." Sbuffa sogghignando, mentre annuisce fissando il vuoto. Sì, "sventura e disgrazie" era più una formula retorica, lei è la prima a biasimare e ridistribuire correttamente le colpe, a considerare responsabili le persone per le loro azioni. Senza cattive intenzioni, senza odio, almeno nella maggior parte dei casi, ma questo non vuol dire non poter analizzare le vere cause delle situazioni contingenti. La guerra non è qualcosa che capita per caso, si tratta sempre del decidere e dell'agire di qualcuno, del rispondere di qualcun altro, e così via. Non esiste il "capita", il fatalismo, la casualità. Ed è contenta che sia così anche per Yabail, e si stupisce e si diverte di come basti una sciocchezza buttata lì per riuscire a scoprire pensieri profondi di una rara persona decente e degna. Yabail Den: "Ma dimmi, quali sono queste 'così tante domande' che hai?" Miriama: "Oh! Ohoh, non saprei da dove partire..." Assottiglia lo sguardo incastrando l'immagine della sorgente nella fessura tra le sue palpebre. Pensa per un attimo, ripercorrendo le miriadi di linee di ragionamento già vissute e rivissute negli ultimi giorni. Ha davvero l'imbarazzo della scelta, perciò decide di iniziare a prenderne alcune a caso e si gira verso il Cavaliere parlandole ora senza più quel velo rallentante della rassegnazione apatica. Miriama: "Ad esempio il Codice Jedi che non ha senso quando nega le emozioni, e la morte! Dove posso trovare qualcuno con cui parlarne senza che mi consideri blasfema? Esistono libri di conoscenza filosofica dell'Ordine? Sono di libera consultazione? Storici, archivi...ho sentito nominarli, ma non ho mai avuto occasione di approfondire. E poi: come si rapportano le conoscenze dell'Ordine con le moderne neuroscienze, la psicologia, la fisica...Come far collimare il mondo reale e scientifico con quello altrettanto reale -per quanto critpico ed ermetico- della Forza che ho sperimentato sulla mia stessa pelle...Il mondo. Il mondo di dubbi. Non ne sono affatto certa, sto mettendo tutto in discussione, ma il mio istinto mi dice che sono di fronte a un "nuovo" fenomeno fisico praticamente mai studiato dalla scienza ufficiale -almeno che io sappia-, ma che è palesemente reale, oggettivo e dimostrabile, e dunque misurabile - qualcuno ha accennato a delle analisi ematiche per rilevare dei...microorganismi, credo? Non so in che modo c'entri, ma m'è parso di capire lo faccia..." Mano a mano che Miriama parla, si anima di una vitalità che giaceva sopita sotto la depressione, eppure come un moto magmatico sempre presente e possente al di sotto della superficie. Si tratta di conoscenze rivoluzionarie, qualora fossero vere, ma è proprio questo anche il problema: non è un'equipe di scienziati, è un ordine monastico, e tutto ciò che sanno o credono di sapere è così dannatamente pericoloso e instabile e fazioso che..."Nitroglicerina", pensa tra sé e sé. Stanno maneggiando nitroglicerina, e lei ci sta giocando, e le stanno facendo colare nitroglicerina sopra il cervello, attorno ad esso, dentro...Ecco come si sente, all'inizio di questa nuova era della sua vita. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi Ora la Padawan è trasportata da una vitale animosità, che la rende in qualche modo diversa, da come appariva al principio della conversazione. Si apre e si svela, è quasi impetuosa nella sua voglia di parlare di questioni filosofiche, vuole esprimere il suo punto di vista e lo fa con energia, quasi con caparbietà. Non si sforza, in questo momento, di fare giri di parole, di arrivare da lontano, anzi, va dritta al punto e guarda ben dritto negli occhi della sua interlocutrice. Questa sua comparazione delle questioni della Forza con la scienza, potrebbero sembrare quasi eresie alle orecchie di qualchedun'altro, ma Yabail le capisce, non ne è convinta in pieno, ma sa che sicuramente, in qualche modo, forse in un lontano futuro, la Forza potrebbe essere anche spiegata scientificamente. Ma sa anche che una volta che dovesse succedere, tutto svanirebbe, perché l'approccio sperimentale della scienza non andrebbe d'accordo con le leggi della Forza, che a volte funzionano in un modo, altre volte in un altro. Yabail Den: "Sai, ti capisco. Non è facile conciliare le leggi della Forza con la scienza. In poche parole, se si facessero esperimenti scientifici sulla Forza, i risultati direbbero che ciò che succede non è spiegabile scientificamente e perciò non vero, mentre entrambe sappiamo che in realtà non è così, perché entrambe abbiamo provato, sentito, percepito e visto. Le leggi della Forza, molto spesso danno luogo ad eventi che non sono ripetibili, neanche dallo stesso soggetto Sensibile, figuriamoci da altri. Gli eventi in questione sono più ampi e grandi di ciò che la scienza, che si basa solo su questo tipo di sperimentazione, può concepire. Diciamo che per la scienza, se un evento è ripetibile più volte, esattamente nello stesso modo e nelle stesse condizioni, è vero, altrimenti viene considerato non reale." La Jedi si toglie una ciocca di capelli dalla fronte e un fastidiosissimo capello che le è finito tra le labbra, mentre parla. Poi prosegue con il suo discorso. Yabail Den: "Invece per noi, intendo per ogni Sensibile in generale, se funziona vuol dire che è vero. Hai capito il concetto?" Ancora il Cavaliere Den fa una pausa, mentre riporta alla memoria le altre parole di Miriama, ripescandole dal fiume ininterrotto e prorompente. Yabail Den: "Per quanto riguarda le regole dell'Ordine, bisogna un pochino interpretarle. Quello cui hai accennato tu, in realtà, secondo il mio modo di vedere le cose è più riferito al distacco. Bisogna rimanere distaccati nelle nostre azioni. Tu ti chiederai forse: ma come si può amare con distacco? Ecco, io penso che in realtà quello sia il reale amore, quello che lascia libero chiunque di fare le proprie scelte, senza cercare di influenzarle, perché - e così torniamo all'inizio e in un certo qual modo chiudiamo il cerchio - sono le persone che determinano il loro proprio destino, tramite le proprie scelte...anche se a volte è difficile comprendere che una cosiddetta vittima, sia stata artefice di ciò che le è successo." Yabail Den Cavaliere Jedi