-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama ascolta con molto interesse ogni singola parola pronunciata da Yabail, divorandole con le sue orecchie e macinandole con le sue reti neurali. Storce il naso alla fine della prima parte sulla scienza: ha l'impressione di saperne più del cavaliere sull'argomento, su cosa sia la scienza, sulla posizione filosofica del metodo scientifico e quant'altro; poi, sull'amore rimane molto stupita, invece, tanto da innalzare le sopracciglia e guardarla con occhi ampi annuendo. Miriama: "Oh! Be', sì, credo anch'io che questo sia l'unico amore propriamente detto, l'unico morale, altrimenti si tratta di possesso, di controllo, ed è tossico, non va bene. L'amore, come quello per i figli, è saper arricchire l'altro affinché possa realizzarsi ed autodeterminarsi, sennò è un mero capriccio passionale ed istintivo. La mia maestra Nisa però insisteva sul negarlo, sul negare ogni emozione, sul non provarle, sul raggiungere una tale comunione col tutto da non provare più nulla, una sorta di atarassia, apatia, un letterale "Non c'è emozione", che secondo me è profondamente dannoso per la salute mentale di un individuo normale. Per non parlare del fatto che anche la sensazione di "pace" è un'emozione, direi..." Spiega dunque corrugando la fronte nello sconcerto. Il mondo del dibattito razionale è quello in cui si trova meglio: il confronto filosofico è stimolante per le sue sinapsi, è acqua per le sue cervella, pane per la sua anima, fonte di benessere ed affermazione della sua libertà di pensiero. Miriama: "Piccole e grandi contraddizioni interne che rendono il sistema di pensiero invalido, illogico, minandone la stabilità alle fondamenta proprio. Non pretendo che sia tutto corretto, certo, d'altronde le religioni non usano la logica come bussola solitamente...Ma le falle ci sono, innegabilmente, e credo che la scienza potrebbe essere un'ottima guida invece, assieme all'empatia, quell'amore di cui parlavamo prima. Il problema è che anche un Sensibile può avere un'allucinazione, può impazzire, o essere vittima di una semplice illusione ottica, no? Senza un metodo rigoroso come quello scientifico, come puoi distinguere la Forza dalle malattie mentali? Che è il problema di ogni religione, fondamentalmente..." Ed eccola, entra nel vivo della faccenda, ostinata ad usare la scienza come metro di giudizio per il mondo. Dubita che sia come dice l'altra donna, teme sia piuttosto inesperta e fin troppo immersa nell'altro mondo, quello mistico-fideistico, che si basa sulle sensazioni, sulle emozioni, su ciò che si prova. No, Miriama non potrebbe mai "abbassarsi" a "ragionare" e relazionarsi con il mondo sulla base di un sentimento personale così instabile e fallace, pieno di "distorsioni cognitive" e di "crede reale ciò che è soltanto un proprio desiderio". Miriama: "Come può esserci un evento irripetibile, con l'infinito mare spazio-temporale in cui siamo immersi? Così unici e speciali che non può capitare mai, in nessun tempo, in nessun luogo, a nessun altro, all'infuori che al singolo specifico individuo in quel preciso momento spazio-temporale? Questa è una fallacia logica, molto simile alla cosiddetta "supplica speciale", e pertanto è un ragionamento invalido, secondo me." Conclude esplicitando un assaggio di tutta la sua conoscenza in materia di teoria dell'argomentazione, risultando forse troppo tecnica e "strana", deviando notevolmente dalla norma della gente comune, finendo nelle ali della campana di Gauss in quanto a distribuzione nella popolazione. La sua passione nella conversazione è tuttavia genuina ed innocente, per quanto spesso appaia come ostile ed agguerrita a causa della cultura popolare che rifugge il dibattito assimilandolo al litigio e ai sentimenti negativi di rabbia, odio, disprezzo e simili. No, no anzi: se provasse quei sentimenti, non si metterebbe proprio a discutere con quella persona! Ma è proprio un modo di vedere il mondo diverso, particolare, per nulla diffuso. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi La Jedy ascolta il lungo discorso di Miriama. Le sembra un po' invasata, così come tanti maestri Jedi che ha incontrato durante la sua vita. Poi prende una delle sue stampelle e la lancia verso l'ingresso del giardino a quattro, cinque metri di distanza da dove sono sedute loro. Yabail Den: "Prendila." Afferma con aria quasi scherzosa. Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama si stranisce al gesto della donna, cercando di interpretarlo come una reazione potenzialmente sensata -"In quale forma?", si domanda lei- alle sue parole. Corruga la fronte, infastidita dall'espressione semi-divertita dell'interlocutrice, e risponde lievemente piccata e satirica. Miriama: "Non sono esattamente un cane da riporto. E non ricevo ordin-- Oh!" Poi, improvvisa, una folgorazione la colpisce, scaturita da un collegamento generato involontariamente dal comportamento di Yabail stessa. Miriama: "Classi di eventi! Ecco cosa non andava bene: la scienza cerca la ripetibilità per classi di eventi, non singoli eventi palesemente irripetibili, come ad esempio la mia persona specifica che andasse a raccogliere quella precisa stampella in quel preciso punto dello spazio in questo preciso momento del tempo..." Annuisce soddisfatta: quel piccolo dettaglio era come un tarlo, come un sassolino nella scarpa, che non riusciva però a trovare, a togliere, a identificare, a risolvere. Un enigma indisponente nella sua piccolezza e basilarità dell'annosa questione scientifica. Cos'è la scienza? Questa è la domanda a cui la gente normalmente non sa rispondere, e per questo conduce una vita pessima danneggiando sé stessi e gli altri, secondo Miriama. Rimane così, un po' sovrappensiero ad assaporare quell'ordine ritrovato, quella coerenza del quadro d'insieme, fissando un po' il vuoto, mentre il tempo le scorre accanto. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi La Jedi rimane sconcertata dalle parole della Padawan. La guarda, mentre il suo volto pare illuminarsi nella convinzione di aver trovato una risposta alle sue domande. Yabail si sposta ancora, cercando di trovare la giusta posizione, ma neanche lei crede che riuscirà a trovarla. Strizza gli occhi e guarda verso Miriama. Yabail Den: "Ci sono due cose che tu dovresti imparare, se davvero credi che la via Jedi sia ciò che più ti si addice. Prima cosa - Oh, difficile lo so - è che purtroppo, seguire gli ordini di qualcuno che è più esperto o possiede una gerarchia superiore alla tua è parte dell'addestramento. Seconda cosa è che mai le cose sono come appaiono...dimenticavo una terza cosa, se ricevi degli ordini, soprattutto in questo tuo inizio di apprendistato, significa che questi servono a farti progredire." Il tono della Jedi, sembra essersi trasformato. È diventato severo, e anche il suo sguardo non è apparentemente amichevole e benevolo come prima, la sua bocca si è leggermente incurvata verso il basso, quasi a esprimere insoddisfazione. Yabail Den: "Ora prendi quella stampella, ma senza muoverti di qui. È un esperimento 'scientifico'." Aggiunge poi, calcando sulla parola scientifico. La Padawan sembra fissare ancora il vuoto Yabail Den: "Forza, che aspetti?" Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Yabail: "Ci sono due cose che tu dovresti imparare, se davvero credi che la via Jedi sia ciò che più ti si addice. Prima cosa - Oh, difficile lo so - è che purtroppo, seguire gli ordini di qualcuno che è più esperto o possiede una gerarchia superiore alla tua è parte dell'addestramento. Seconda cosa è che mai le cose sono come appaiono...dimenticavo una terza cosa, se ricevi degli ordini, soprattutto in questo tuo inizio di apprendistato, significa che questi servono a farti progredire. Ora prendi quella stampella, ma senza muoverti di qui. È un esperimento 'scientifico'. Forza, che aspetti?" Miriama aggrotta le sopracciglia e la guarda coi suoi occhi ampi ed espressivi, animata da un marasma di emozioni. Confusione, indignazione, improvvisa curiosità, diffidenza, desiderio di capire, per citarne alcune. Miriama: "Non...No, io non so affatto se questa sia la mia strada, e la vostra irreggimentazione è uno dei problemi: si potrebbe dire che io sia stata quasi prelevata 'a forza' al mio arrivo su questo pianeta, senza uno straccio di spiegazione, solo con fumose promesse di cose mai richieste e intimidenti minacce velate di perdere 'grandi occasioni', senza ricevere la minima risposta invece alle mie domande genuine. Maestri che non spiegano, fanno e basta, richiedendo fede cieca. Che sia chiaro: io e le gerarchie non andiamo d'accordo e mai lo faremo, sono aberrazioni, abomini immorali. Io non sono una militare, non sono una monaca, non sono una schiava, né una bambina: sono una persona con una sua dignità ed un suo diritto all'autodeterminazione, e su questo non sono minimamente disposta a cedere. In scienza si condividono le informazioni per far capire all'altro il tuo obiettivo, il tuo metodo per raggiungerlo, discutere insieme di eventuali obiezioni e quant'altro, e sinceramente trovo che sia l'unico modo moralmente decente per rapportarsi. Non sono uno dei vostri bambini di pochi anni con principio d'autorità e imprinting a seguire 'i più grandi'. Se ti interessa farmi 'progredire' l'unica maniera è condividere con me le informazioni, come si fa tra pari, perché siamo tutti ricercatori, anche se so che è un concetto ostico per voi non-scienziati. Non sono una vostra 'adepta' al guinzaglio, sono un'adulta indipendente e fiera di esserlo. E la gente è fin troppo sbagliata per riuscire a farmi sorprese gradite, normalmente." "Ho già passato abbastanza merda nella mia vita, non mi serve certo qualche maestrino arrogante coi suoi metodi spocchiosi, quando abbiamo a disposizione da secoli quelli meravigliosi e virtuosissimi della scienza. Tsk, invasati, indottrinati, loro e le loro stronzate fideistiche da so-tutto-io." Miriama non digerisce affatto certe cose. I clerico-fascisti, che per lei rappresentano un'unica categoria onnicomprensiva ed espansa, sono quelli che le hanno rovinato la vita da sempre: le hanno addirittura ucciso la famiglia, l'amore della sua vita e suo figlio, con quella maledetta guerra, l'apice della blasfemia di cui la gente è capace. Come potrebbe adesso andare a farsi fagocitare da un altro ordine -religioso o militare non fa differenza-, senza risposte, senza chiederlo, rafforzata dai fatti concreti nella convinzione teorica che solamente la gentilezza e l'amore siano le cose giuste nell'universo? La scienza, in unione con l'etica -dettaglio non da poco-, è tutto ciò che serve per progredire e vivere in pace ed armonia con gli altri e con ciò che esiste. Non si piegherà mai, e non piegherà mai nessuno: "Come non do ordini, così non li ricevo", è sempre stata la sua filosofia, fin da adolescente, da quell'età in cui si inizia a ragionare sul mondo e le sue meccaniche. Non riesce proprio a concepire come si possa comportarsi come fanno loro, e credere addirittura di essere morali e nel giusto, quando è così palese e lampante -almeno ai suoi occhi- l'evidenza contraria, e l'unica risposta che di solito riesce a darsi è che la gente non ha gli occhi. Miriama: "E poi: come diavolo potrei mai prendere un oggetto senza usare i miei arti o altr-- Oh, trovato." La donna si guarda un attimo intorno, adocchia un bambino e ne richiama l'attenzione con un gesto educato e gentile della mano. Miriama: "Ehi, ciao, scusami: mi passeresti quella stampella per favore? Grazie." In un batter d'occhio il giovane padawan ricambia il sorriso dell'adulta e recupera l'oggetto, prima che qualsiasi altra cosa possa accadere, con un guizzo improvviso e vispo tipico dei bambini che stupisce persino lei. Miriama, imperterrita, lo ringrazia teneramente scompigliandogli il caschetto biondo cenere, per poi salutarlo e lasciarlo tornare alle sue faccende. Un sorriso sospettoso e contrariato, ma non apertamente ostile, uno di quelli che lasciano intendere qualcosa di simile a un "Soddisfatta?", increspa contenuto il suo viso mentre porge il trofeo alla proprietaria, accingendosi a spiegare condividendo i suoi pensieri. Miriama: "Ecco. Posso usare gli altri. Volevi farmi progredire sottolineando quanta influenza abbiamo sugli altri e quanto bisogna essere responsabili, attenti e premurosi nel non danneggiarli egoisticamente? Se sì, lo so già..." Dice sinceramente dubbiosa, scrutando penetrante ed accigliata negli occhi dell'altra, come a voler leggere il cervello oltre essi. Le sembra sia strano che voglia farle notare quello: è una lezione -di genetica, psicologia sociale, filosofia morale- molto importante e apprezzabile, "un bel pezzo di moralità alta" come direbbe lei, ma non capisce che nesso ci sia con quello che si stava dicendo prima. Non sa cosa potrebbe essere, ma ha il vago eppur fermo sentore che il cavaliere volesse insegnarle qualcos'altro. Tutto sta nel vedere ora come reagirà Yabail a quella notevole divergenza d'opinioni sul metodo educativo: c'è poco da fare, Miriama si potrebbe definire un'empirista logica, crede che l'unico modo per salvare il mondo sia attraverso la scienza, e da lì non si smuoverà mai, nemmeno con gli esperimenti scientifici -per l'appunto- che le sono stati proposti e che la incuriosiscono da morire. Miriama è stata anche madre, in effetti: "Chissà se anche lei ha avuto la stessa esperienza...", si domanda quando il pensiero le accarezza la mente suggerendole una possibile spiegazione, il non aver mai avuto occasione concreta di allevare una persona al di fuori dai dettami del suo Ordine Jedi. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi Yabail sta ad ascoltare la Padawan senza proferire parola e con espressione completamente neutra sul suo viso. Quando il ragazzino riporta la stampella lo ringrazia gentilmente, accarezzandolo sulla testa. Poi reggendosi su una sola stampella si alza e fa faticosamente qualche passo verso l'ingresso del giardino, lasciando Miriama e l'altra stampella sul gradino di pietra. Quando si volta la sua espressione è corrucciata Yabail Den: "Sei irrispettosa, arrogante, egocentrica, cattedratica, insolente e soprattutto presuntuosa. Vuoi spieagre tutto con ciò che tu già sai, senza neanche conoscere la storia di qualcosa che inizia millenni prima della scienza. Pretendi di sapere già che cosa ti verrà chiesto e di interpretare il pensiero altrui, come se fossi tu una maestra so-tutto-io," Poi la Jedi si ferma un attimo, e la squadra dalla testa ai piedi, prima di ricominciare. "Non sei capace ad ascoltare gli altri, perché sei sicura di conoscere già la risposta a tutto quanto. Sei tronfia della tua scienza. Ma esistono cose che questa non può spiegare." Poi Yabail allunga un braccio e con attrazione di forza fa volare la stampella, che si trova appoggiata accanto alla Padawan, direttamente nella propria mano. Yabail Den: "Ecco, come si prende una cosa distante, ma immagino tu sappia già fare anche questo, vero?" La Jedi inforca l'altra stampella e si allontana, mentre sia allontana parla. Yabail Den: "Quando ti verrà voglia di stare un po' zitta e ascoltare gli altri potrai chiedere a qualcuno dove cercarmi." Il Cavaliere Den esce dal giardino lasciando la Padawan da sola a meditare. Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Yabail: "Sei irrispettosa, arrogante, egocentrica, cattedratica, insolente e soprattutto presuntuosa." "Oh bene, nessuna novità su questo fronte: tutte robe che mi hanno già detto", pensa tra sé e sé Miriama, con aria di delusione dipinta sul volto. Non se l'aspettava: quella Yabail se l'era immaginata diversa, ma evidentemente... Yabail: "Vuoi spieagre tutto con ciò che tu già sai, senza neanche conoscere la storia di qualcosa che inizia millenni prima della scienza." "Oh bene! Fantastico! Un po' di principio d'autorità mi mancava proprio! Quanto tempo...!", commenta ironica nella sua testa, rafforzando terribilmente la sua impressione: sì, solo perché una idea è antica non vuol dire che sia corretta. Anzi! Se rimane immutata col passare del tempo e l'aggiornamento delle conoscenze, di solito è proprio una sciocchezza, c'è poco da farci al riguardo. Yabail: "Pretendi di sapere già che cosa ti verrà chiesto e di interpretare il pensiero altrui, come se fossi tu una maestra so-tutto-io. Non sei capace ad ascoltare gli altri, perché sei sicura di conoscere già la risposta a tutto quanto. Sei tronfia della tua scienza. Ma esistono cose che questa non può spiegare." "La prima è falsa, la seconda si chiama Teoria della Mente ed è un meccanismo evolutivo che ci ha permesso di sopravvivere e gestire le interazioni con gli altri, la terza è il solito fraintendimento dei non-scienziati verso chi sa di non sapere tutto ma sa anche di sapere certe cose, e la quarta invece è la trita credenza nel sovrannaturale. Eh vabbe', pazienza, solite cose...Che mentalità tribale, ancora." Ormai le speranze della donna sono al livello più basso, e l'idea di abbandonare quell'ordine monastico sembra sorgerle più irrobustita e quasi ineluttabile: non vede altra soluzione, non vede cosa possano mai insegnarle, anzi le sembra solamente uno di quei classici cliché e comizi anti-scienza come ne ha visti tanti in vita sua. Yabail: "Ecco, come si prende una cosa distante, ma immagino tu sappia già fare anche questo, vero?" Ed a quel gesto, la donna sgrana gli occhi, quasi spaventandosi, di fronte a quel fenomeno ignoto che sovverte ogni legge della fisica conosciuta. Fissa confusa ed attonita il cavaliere jedi, coi suoi occhioni grandi e vispi, come a cercare spiegazioni razionali e sensate. Yabail: "Quando ti verrà voglia di stare un po' zitta e ascoltare gli altri potrai chiedere a qualcuno dove cercarmi." Le risposte non arrivano, solamente sentimenti negativi. Pazienza, è abituatissima a quel genere di esternazioni, è prassi e routine per il gruppo a cui appartiene, per "gli scienziati", per "i razionalisti", per "gli empiristi logici" eccetera eccetera. Tuttavia, è la prima volta che qualche credente dimostra finalmente di avere una qualche sorta di argomentazione decisamente più valida e interessante delle ciarlatanerie medie: certo, Miriama è convintissima che sia spiegabile dalla scienza, sicuramente non spiegato, ma perfettamente spiegabile in linea di principio. Probabilmente bisognerà riscrivere qualche legge biologica, neuroscientifica e magari anche fisica, ma in fondo è proprio questo che fa la scienza: adattarsi al cambiamento, alla realtà, ai dati empirici. E quello che Yabail le ha appena fornito è decisamente un esempio di "fatto", non mere speculazioni fantasiose e voli pindarici che violano ogni regola basilare della teoria dell'argomentazione. Miriama non ha dubbi, non ha bisogno di riflettere, la sua confusione svanisce presto e sospende il giudizio fino ad ottenere nuove informazioni. Non le ci vuole molto per raggiungerla, claudicante com'è: un lieve sprint e le è subito dietro. Miriama: "Cavaliere Yabail! Credo fermamente di essere stata fraintesa su più punti, ma sono cosciente che è perfettamente normale ed inevitabile: veniamo da mondi mentali diversi, il vedere è interpretante e noi vediamo la realtà in maniera altamente diversa. Sarei davvero interessata ad ascoltare tutte le informazioni riguardo alla tua visione, come è mia abitudine fare di fronte a novità e misteri, checché tu ne creda: non prenderò per oro colato tutto ciò che mi dirai e mi formulerò la mia idea, ma credo tu l'abbia già capito. Sono una scienziata, ribadisco, e come tale sono sempre aperta all'ascolto e al confronto." Pronuncia con voce ferma e iper-controllata ma al contempo gentile, educata, disponibile, quasi come stesse leggendo un comunicato, anche se i suoi occhi ampi lasciano trasparire tutto il suo interesse appassionato per la questione. È quasi come se si fosse irrigidita, divenendo formale e professionale, rigorosa, come se stesse lavorando in laboratorio. Dipendesse da lei, in effetti, chiederebbe a Yabail stessa di testare le sue abilità rendendola partecipante di esperimenti in serie, delineando disegni sperimentali di vario tipo, con varie metodologie e strumenti di misurazione, dall'attività cerebrale alla rilevazione di onde fisiche di qualsiasi genere. Al contempo è perfettamente conscia che sarà già un grandissimo successo se le rivolgerà ancora la parola. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi La Jedi sa che la maggior parte delle affermazioni che ha fatto sono state vagliate 'scientificamente' dalla padawan. Si è accorta anche di una leggerissima e quasi impercettibile espressione di disgusto verso le proprie affermazioni. "Sempre convinta di stare dalla parte del giusto. Come prevedevo." Però ha anche notato l'espressione di meraviglia, certo celata il più possibile, che si è dipinta sul volto di Miriama, quando lei ha usato la Forza per riprendersi la stampella. Yabail si ferma per un attimo. Yabail Den: Vediamoci domani, Miriama. Avremo cose di cui discutere, ma vorrei anche ci fossero cose che tu vuoi imparare. Se vorrai mi troverai qui domattina. Detto questo la Jedi prosegue per la sua strada. Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Yabail: "Vediamoci domani, Miriama. Avremo cose di cui discutere, ma vorrei anche ci fossero cose che tu vuoi imparare. Se vorrai mi troverai qui domattina." Miriama: "Molto volentieri! Discutere è imparare, per me. Grazie, cavaliere Yabail, a domani." Miriama sorride, soddisfatta ed entusiasta: finalmente la sua presenza lì ha un senso, l'occasione è concreta ora che ha delle prove -o per lo meno qualcosa che non riesce subito a spiegarsi- , ed è pure riuscita a ricucire un po' il rapporto con la donna. Soprattutto quest'ultima cosa: finalmente qualcuno con cui discutere, anche se dall'andazzo di questo primo contatto teme non sarà molto proficua come cosa. Pazienza, cerca di confinare questa prima impressione, già disposta a concederne molte altre: sa, sa molto bene, quanto tempo serve prima di riuscire a farsi capire dagli altri. Ci è abituata. Sorride mentre la guarda allontanarsi, per poi voltarsi e tornare nei propri alloggi a riflettere su quanto accaduto, e magari a meditare ed espandere i propri sensi come le ha insegnato Nisa. L'indomani, puntuale, anzi in anticipo anche, professionale ed entusiasta, impegnata e seria, sorridente e di buon umore placido come suo solito, Miriama è già nello stesso posto ad aspettare la sua nuova guida, sperando possa fare chiarezza tra le sue tante idee confuse, tra i tanti conflitti che le generano dissonanza cognitiva, anche se il presentimento che Yabail -e probabilmente anche tutti gli altri jedi- possa sapere alcuni "trucchetti" -fenomeni realissimi!- ma non le loro cause vere -quelle scientifiche, ovviamente-. Possibile che non ci sia nessuno che abbia mai studiato la cosa? In tutti i secoli e millenni, nessuno scienziato che abbia fatto ricerche serie su fenomeni così...così...be', così rari, sconosciuti ai più, in effetti: lei per prima mai aveva visto né sperimentato cose del genere, e chissà quante ancora ne vedrà, se riuscirà a rimanere in quell'assurda istituzione. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi La mattina seguente Yabail, si sveglia molto presto, intorpidita. La gamba le fa molto male e tutto il suo fisico sembra reagire negativamente, anche se in realtà le cose dovrebbero essere diverse. "Andamento ondulante della ripresa fisica. La Forza mi darà sollievo." Si siede a terra, su un piccolo tappeto tessuto a mano e di provenienza sconosciuta, che ha trovato nel suo alloggio provvisorio. Lascia che i suoi sensi si espandano e medita per lungo tempo. Un paio di ore dopo, aiutandosi con le stampelle, si alza e si avvia verso il portico. Una volta arrivata trova la Padawan già seduta sui gradini. Yabail sorride. Yabail Den: Buongiono Miriama. Spero tu abbia dormito bene. Poi la Jedi si avvicina lentamente e si mette sedere vicino alla scienziata. Yabail Den: Ho pensato parecchio e anche meditato su come approcciarmi a te, Miriama. Non è stato facile, ma alla fine credo che tu sei una scienziata e usi un metodo scientifico per approcciarti alle cose, noi ne usiamo un altro, ma in questo momento ciò non ha molta importanza, perché sei tu che devi scoprire, capire, comprendere ciò che io vorrei insegnarti. Yabail appoggia poi un mano sul braccio di Miriama. Yabail Den: Non prendere come un'affermazione arrogante ciò che ti ho appena detto. Lascia che ti esponga il mio pensiero su quello che potrebbe essere il tuo addestramento. Poi appoggia anche l'altra mano sul braccio della Padawan. Yabail Den: Credo...che il tuo approccio scientifico alle cose possa essere seguito anche durante un addestramento Jedi. Credo che il migliore modo in cui tu possa capire di fronte a che cosa ti trovi, dal tuo punto di vista, sia la sperimentazione - mi sbaglio? Quindi ho pensato che il miglior modo di procedere d'ora in avanti, sia quello della sperimentazione, di farti sperimentare personalmente le cose, in modo che tu possa tentare di studiarle e quindi capirle. Yabail alza lo sguardo e fissa Miriama negli occhi. Yabail Den: Che cosa ne pensi? Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Yabail: "Buongiono Miriama. Spero tu abbia dormito bene." Miriama: "Buon giorno a te, cavaliere Yabail. Sì, grazie, e spero che sia stata una buona nottata anche per te." Risponde Miriama con entusiasmo e buon umore, sorridendo non appena vede la jedi. Nutre grandi speranze per quel giorno, e pure per quelli a venire. Yabail: "Ho pensato parecchio e [...] Che cosa ne pensi?" Miriama: "Mhm..." Le parole del cavaliere le penetrano nella mente e restano lì per un po'. La donna soppesa gli scenari che la sua immaginazione le propone: da un lato discutere ancora, probabilmente a vuoto, senza riuscire a capirsi a partire dal linguaggio che riflette il vero problema, ovvero la divergenza fortissima d'opinioni e visione del mondo; dall'altro, quanto dice lei, ovvero imparare attraverso l'esperienza. La scienza non funziona esattamente così, questo è il pensiero di Bacone ed è superato notevolmente: l'esperienza in sé da sola non basta, la conferma induttiva presenta un'infinità di problemi, e deve tutto essere complementato con un sistema teorico che forma ed informa gli esperimenti, ed è proprio questo che lei sente mancarle. Non ha un punto di riferimento teorico da cui partire, su cui costruire i suoi esperimenti, con cui inquadrare e interpretare quei dati, quei risultati, che senza una struttura mentale a monte sono privi di un vero significato profondo ed esplicativo. Tuttavia, la difficoltà più grande a cui sta andando incontro è proprio l'inesistenza di un tale apparato teoretico proprio a livello universale: non è solamente che manca a lei, alla sua persona, bensì pare che nessuno abbia mai affrontato la cosa seriamente nello spazio e nel tempo. Certo, certo: non ha il minimo dubbio che tra i loro ranghi ci siano fior fiori di teologi, mistici, "storici" e "filosofi". Il problema è che non sembra esserci nessuno scienziato. È un ordine monastico. Sperare in qualche Mendel per questa "Forza" è troppo, parrebbe, almeno per una nella sua posizione: pochissimi contatti, pochissimo tempo trascorso...Da qualche parte deve pur cominciare, ed esplorare la vastità concreta di questo fenomeno sconosciuto è un ottimo inizio, probabilmente l'unico date queste premesse. Rialza perciò anche lei gli occhi incrociando quelli di Yabail, non più pensierosa bensì sorridente ora. Miriama: "Ti ringrazio, per venirmi incontro e favorire il mio apprendimento: ti sono veramente molto grata e lo apprezzo incredibilmente. Se fosse possibile, anche in futuro, mi sarebbe di grande aiuto consultare qualche testo, come fanno i vostri studiosi immagino...ma già partire con la sperimentazione è per me fantastico! Ti ringrazio ancora, e sono a tua completa disposizione." Il suo sorriso sincero lascia trapelare con trasparenza tutto ciò che prova: contentezza, apertura, entusiasmo, disciplina, buona volontà, serietà, impegno. Una vera studiosa, che si sente a suo agio veramente in ambito accademico, quando ha a che fare con l'imparare qualcosa di nuovo, di interessante, di stimolante. Una macchina da studio, un'accumulatrice compulsiva di informazioni. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi Quando Miriama nomina i testi a Yabail scappa un leggero sorriso. Yabail Den: I testi...ma allora vuoi fare l'archeologa. Purtroppo i testi degli antichi Maestri non sono usufruibili. Erano nella biblioteca del Tempio di Coruscant e dopo la guerra non ho idea di che fine abbiano fatto, se distrutti, perduti, o consultati da esperti dell'Impero o da persone non così esperte. Ma non credo troveresti trattazioni scientifiche negli antichi testi. O forse sì, chissà? Ce ne sono o erano una quantità davvero impossibile da riuscire a consultare in una sola vita, almeno per noi. Ora vorrei che mi raccontassi che cosa hai imparato con la tua Maestra, per capire da dove cominciare la sperimentazione di questa imperscrutabile energia chiamata Forza. Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Alle parole della zabrak, Miriama sgrana gli occhi in segno di shock e disperazione: così tanto sapere...perduto. Non ci può credere, un crimine così enorme, come un intero pianeta sterminato, per lei che valuta così preziosa la conoscenza. Boccheggia senza trovare le parole né fiato, le manca l'aria, quei libri erano ossigeno per i neuroni di tutti, il suo sguardo devastato vaga saltellando e perso nel vuoto, ed il sul corpo ha bisogno di trovare sostegno nella stabile pietra del luogo in cui loro due esistono ora. Tutti quei libri distrutti, o comunque nelle mani dell'impero. Pazzesco. Incredibile. Un disastro. Una tragedia. Che perdita indescrivibile, inenarrabile, ineffabile. Ci mette un po' prima di rispondere alla domanda del cavaliere, e quando lo fa mantiene lo sguardo basso, a terra, straziato come il suo tono di voce, più un sussurro rispetto al suo solito timbro assertivo e sereno. Miriama: "Con N-Nisa abbiamo...mi ha insegnato ad espandere i miei sensi, a percepire la galassia... È stato giusto un accenno, in verità... Poi, da sola, in questi giorni ho provato a ripetere l'esperienza..." Mormora, e dopo qualche attimo di silenzio rialza lo sguardo, visibilmente abbattuta ed arresa, rimettendosi a disposizione di Yabail e in attesa delle prossime domande o istruzioni. Tutti quei libri... Il pensiero le attanaglia ancora la gola ed il cuore... _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi "È talmente eccitata che non si è nemmeno accorta che ho parlato di energia." Yabail s'accorge che quando lei parla della biblioteca del Tempio, un velo di tristezza pare comporsi sullo sguardo della Padawan. Yabail Den: Bene, hai fatto bene. Ora riproviamo. Vediamo che cosa succede se invece di sentire la Galassia proviamo a partire da questo posto. Forza. Vediamo quale è il miglior modo di meditare per te. Nel frattempo, visto che hai parlato di testi, posso raccontarti qualcosa che ho letto molti anni fa, quando in realtà non avrei neanche potuto leggere ciò che ti racconto. Sai non sono stata sempre una perfettina e mi sono guadagnata molti rimproveri - Oh sì - dai miei Maestri. E voglio svelarti un segreto: nemmeno ora sono una perfettina, lo sembro solo. Poi, sempre da seduta facendo un ampio gesto con entrambe le braccia invita Miriama a meditare. Yabail Den: Forza, comincia. Yabail Den Cavaliere Jedi
-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI- :: Sistema di Dantooine :: *Pianure - Enclave Jedi - Portico* Yabail Den - Miriama Val'Nessar - Jedi _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Stupore ora, nella mente e negli occhi e nel sorriso di Miriama. Le parole di Yabail, sul libro che conserva tra le sue sinapsi e la rivelazione sul suo carattere ribelle, accendono l'interesse della donna distraendola da quella perdita colossale: anch'ella è una "dissidente", come si definiscono in psicologia gli individui che non si conformano al gruppo, e questo non può che farle piacere. Non ci aveva visto troppo male, allora, il giorno precedente, al loro primo incontro: quella zabrak è una tipa tosta e piena di sorprese, aveva ragione. Miriama: "Affascinante! E... Esistono diversi modi per meditare? Per ora, Nisa mi ha mostrato questo..." Commenta, per poi incrociare le gambe, congiungere le mani e le dita a formare la figura di una classica goccia stilizzata tra pollici ed indici, chiudendo gli occhi ed iniziando a rilassarsi, espandendo i sensi e tendendoli per captare tutte le informazioni normalmente annebbiate dal rumore frenetico e caotico della vita. _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ Miriama Val'Nessar Padawan Jedi