GEROS IV - Il Regno Discarica

- L'AURORA SENZA VITA -
:: Dachiracia ::
*Rovine*
Aratekh - Sa-iat - Schiavisti - Xynos

Ripercorsa la strada a ritroso, lo xynos ha quasi esaurito del tutto la luce della propria torcia; al suo ritorno, trova il focolare abbandonato e un'ombra imponente ergersi all'ingresso della rovina.

 

L'AURORA SENZA VITA
Dachiracia
*Rovine*
Aratekh - Sa-iat - Schiavisti - Xynos

Aratekh si muove sempre nel buio più assoluto della rovina, il rumore si è ormai fatto sempre più vicino ma ad un certo punto i sensi del Novaphysi riconoscono la fioca luce di un piccolo focolare sistemato in una piattaforma distrutta, ma la luce prodotta non è in grado di illuminare oltre le immediate vicinanze, come se l'oscurità stessa avesse il sopravvento in quel luogo.
Aratekh inizia a considerare che probabilmente non sono i morti ma probabilmente un qualche essere senziente sfuggito alla carovana oppure un qualche viaggiatore incauto capitato li per chissà quale motivo, mentre questi pensieri si formano il Novaphysi percepisce un rumore seguito da un gemito nelle immediate vicinanze, afferra lo scudo e la lancia e a quest'ultima si attiva la lama al plasma, Aratekh assume la posizione difensiva pronto a tutto.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

L'AURORA SENZA VITA
Dachiracia
*Rovine*
Aratekh - Sa-iat - Schiavisti - Xynos

Allo scattare della lama Aratekh si accorge della presenza di molte più unità nascoste dall'ombra vicino al focolare, il Novaphysi in quel preciso istante capisce che nessuno dei presenti risulta essere armato altrimenti allo scattare della sua arma avrebbero avuto una qualche reazione, ma nulla accade nell'immediato quindi data la mancanza di minaccia Aratekh sistema scudo e arma alle sue spalle.

Aratekh: ( in Formoca ) Questo posto non è sicuro per voi andatevene immediatamente.

Il Novaphysi decide di disfarsi di loro nella maniera più diplomatica possibile e se necessario li sposterà da li il più lontano possibile, nella speranza che l'amuleto gli riveli qualcosa.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

L'AURORA SENZA VITA
Dachiracia
*Rovine*
Aratekh - Sa-iat - Schiavisti - Xynos

L'unico a rispondere ad Aratekh fra i presenti gli dice che non possono andarsene per mancanza di un posto da raggiungere, i sensi di Aratekh osservano la persona che gli sta parlando e una volta finito decide di interessarsi brevemente indicando loro quale fato li attenderà a stare li.

Aratekh: ( in Formoca ) E allora morirete di stenti o peggio per mano di quelle creature.

Il Novaphysi accarezza l'amuleto continuando a parlare con lo Xynos.

Aratekh: ( in Formoca ) Forse vi ridurrete a mangiarvi fra voi, in un modo o nell'altro la vostra fine sarà comunque atroce.

Aratekh concorda che la loro situazione non sia rosea, ma se non hanno la forza di combattere non sopravvivranno a lungo.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

L'AURORA SENZA VITA
Dachiracia
*Rovine*
Aratekh - Sa-iat - Schiavisti - Xynos

Il Novaphysi ascolta la risposta dello Xynos, purtroppo per loro non ha quell'informazione per loro.

Aratekh: ( in Formoca ) Non possiedo quest'informazione, dal mio approdo ho visitato solo rovine e paesaggi desolati.

Aratekh osserva bene lo Xynos ed i suoi simili, sembra proprio che il loro fato possa essere segnato ormai, a meno che non devi il suo tempo per aiutarli cosa alquanto fuori questione.

Aratekh: ( in Formoca ) La vostra schiavitù almeno è terminata e morirete da esseri liberi, fossi nella vostra condizione andrei all'esterno meglio morire di stenti che divenire una mostruosità che uccida i miei simili.

Il Novaphysi si stacca dal braccio una mano gettandola sul focolare, solo ora si era reso conto che gli dava fastidio aggrappata al suo braccio.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

L'AURORA SENZA VITA
Dachiracia
*Rovine*
Aratekh - Sa-iat - Schiavisti - Xynos

Lo Xynos se ne va dalla zona e Aratekh osserva ancora per qualche istante le piccole fiamme per poi ridestarsi dai suoi pensieri lascia il pendaglio appoggiarsi sull'armatura, il Novaphysi si gira iniziando a camminare allontanandosi, rispondendo distrattamente a Sa-iat.

Aratekh: ( in Formoca ) Le parole sono l'unica cosa che ti potevo dare, ma abbastanza per farti procedere oltre, possa il fato esservi benevole giacchè l'esistenza non sembra esserlo.

Aratkh riprende il suo peregrinare, la sua ricerca ha ancora la priorità ma quel maledetto ciondolo non sembra essere incline ad aiutarlo ma conoscendo da chi proviene il Novaphysi non sembra esserne particolarmente sorpreso.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

-L'AURORA SENZA VITA-
:: Dachiracia ::
*Rovine*
Aratekh - Sa-iat - Schiavisti - Xynos

Gli altri schiavi fuggitivi si accodano in poco tempo allo xynos, seguendolo lungo la strada di detriti. Con un po' di difficoltà, Sa-iat ritrova le tracce lasciate dal carro degli schiavisti; il gruppo continua ad avanzare a fatica per diverse ore sotto il cielo in penombra. Non vi è traccia di cibo né acqua e gli schiavi iniziano a sentirne sempre più la mancanza.
La vista dello xynos ha iniziato ad annebbiarsi quando i suoi occhi si posano su una vista familiare: la fiancata di un edificio in rovina, su cui varie impalcature plastiche sono state trapanate per creare una rudimentale scala. La rovina è stranamente simile a quella che ha sognato, ad eccezione dell'assenza del simbolo dipinto sulla fiancata.

 

L'AURORA SENZA VITA
Dachiracia
*Rovine*
Aratekh - Sa-iat - Schiavisti - Xynos

Le ennesime ore a girovagare portano Aratekh ad una conclusione, il pendaglio non da alcun segno di vita, quindi implica che l'oggetto è li nelle vicinanze nascosto in attesa dolo di essere ritrovato, quindi bisogna solamente cercarlo più approfonditamente a costo di smembrare ogni muro fino al terreno, Aratekh quindi inizia a controllare i muri ed a ogni anfratto adopera anche la lancia al plasma per tagliare via gli ostacoli.
Il lavoro rimane comunque immenso e dovrà ispezionare l'intera rovina, ma ringrazia i suoi padroni per non aver bisogno di nulla a parte l'attenzione che deve prestare a se stesso ed alla sua armatura.



Aratekh
Servo dei Novadrakkan

 

(Continuando da GEROS IV - Le Metropoli Sommerse, 4°pagina, 97° post; http://www.galaxyarcana.com/community/threads/geros-iv-le-metropoli-sommerse.29/page-7#post-530)

::Antica Echirochia::
*Strada Alta Atlaseiana*
Ivan Stantaerich - Hope Lancaster - Lenen Knòts - Atlaseiani

Nonostante la maggior parte delle strumentazioni finiscano in uno dei carri posteriori, il capo mercenario insiste affinché almeno Hope raggiunga lui e Ivan al terzo carro. A seguito della richiesta, il broggan si dimostra ugualmente incrollabile nel voler rimanere a sua volta al fianco della capogruppo, sistemandosi acquattato scomodamente sul retro del quadidron.

Clarrodo (in formoca): "Siamo in viaggio da un bel po' ormai, qualcuno vuole qualcosa da masticare? Miss?"


Clarrodo
Mercenario

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Antica Echirochia::
*Strada Alta Atlaseiana*
Ivan Stantaerich - Hope Lancaster - Lenen Knòts - Atlaseiani

Il viaggio procede senza incidenti o altri eventi fuori dal comune, l'unica cosa che distrae Ivan è la presenza della donna che ha trattato per il passaggio e del costrutto che la sta accompagnando. Ha visto quel genere di creature solo ad una certa distanza, e di certo non ha mai "conversato" con una di loro, e la cosa è estremamente inquietante; l'ingegnere che è in lui si chiede che tipo di ingranaggi o dispositivi meccanici siano alla base di quella entità, ma il pensiero dell'orologiaio è ancora offuscato dall'aver visto quelle macchine volanti che esulano così tanto dalla sua comprensione, e immagina che si tratti in entrambi i casi di principi che sono ancora troppo complessi per lui.
Per rimanere concentrato e attento, e soprattutto per non dover fissare ancora in modo così maleducato quella donna, passa il tempo maneggiando la sua spada retrattile: ne ha aperto l'elsa per ricalibrare le molle che eiettano le sezioni della lama, tenendo bloccata la sicura così che non si attivasse per sbaglio, anche se quello non è proprio il posto più adatto con tutti gli scossoni, ma Ivan la prende più come una sfida personale che come un fastidio.


Ivan Stantaerich
Maestro Orologiaio