GEROS IV - Le Metropoli Sommerse

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Strada Grande*
Ivan Stantaerich - Atlaseiani

Atlaseiano (in atlaseico): "Se ha merci da trasportare, affidarle ai Licurghi per questa spedizione servirebbe in primo luogo a dare legittimità alla spedizione. Una volta che le merci saranno arrivate a destinazione, o, se ha bisogno di merci da un altro luogo, nel momento in cui si ritornasse ad Atlasea con le merci di cui necessita, il successo della spedizione potrà essere pubblicizzato e le sue merci archiviate tra gli esempi delle prime transazioni avvenute in sicurezza. ...Sarebbe necessaria anche una tassa per l'ingaggio dei professionisti della Gilda, ma, a giudicare dal suo aspetto, dovrebbe rientrare pienamente nelle sue possibilità."

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Strada Grande*
Ivan Stantaerich - Atlaseiani

Ivan: (in Atlaseico) Capisco... Non ho merce da vendere in superficie al momento, ma stavo aspettando un carico di lamiere e metalli finché non ho saputo oggi che è andato perduto. Questa spedizione dove dovrebbe arrivare come destinazione ultima?


Ivan Stantaerich
Maestro Orologiaio

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Strada Grande*
Ivan Stantaerich - Atlaseiani

Atlaseiano (in atlaseico): "Dovrebbe arrivare fino alla Foggofermata Zero e ritornare, passando da Quarica, naturalmente. Potrebbe riacquisire le merci perdute direttamente dal luogo di produzione, quale che sia, dubito sia più orientale del Vecchio Est."

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Strada Grande*
Ivan Stantaerich - Atlaseiani

Fa per rispondere subito, ma si trattiene per riflettere sulle sue possibilità. Un simile viaggio avrebbe comunque richiesto numerosi giorni, tempo in cui Ivan non sarebbe stato in grado di vendere moltissimo, non con il poco materiale che ha. D'altro canto, se vendesse quello che ha già pronto sulla superficie, dove sicuramente avrebbe un valore aggiunto, avrebbe compensato ampiamente le sue spese, raggiungere il suo fornitore di materiali lavorati, e ottenere così un doppio guadagno. A lungo andare sarebbe la cosa più vantaggiosa, ma non può certo permettersi di affidare il suo inventario già limitato ad uno sconosciuto, professionista o meno che sia. No, dovrebbe occuparsene personalmente, e questo significa una cosa sola: salire in superficie lui stesso, una cosa che lo ha affascinato da tempo, e che forse adesso avrebbe modo di sperimentare.

Ivan: (in Atlaseico) Eh... mi dica, dovrei per forza delegare i miei acquisti a qualcuno? O potrei fare parte della spedizione vera e propria?


Ivan Stantaerich
Maestro Orologiaio

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Strada Grande*
Ivan Stantaerich - Atlaseiani

Il mercante aggrotta la fronte, confuso dall'insolita richiesta, prima di scrollare le spalle.

Atlaseiano (in atlaseico): "Hm, non ne sono sicuro, è qualcosa che dovrebbe chiedere alla Gilda stessa. Suppongo.. suppongo non dovrebbero esserci problemi a consentirlo, non è cosa che consiglierei, certo, andare in superficie..."

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Strada Grande*
Ivan Stantaerich - Atlaseiani

Ivan: (in Atlaseico) Posso immaginarlo, viste le ultime notizie e questi spiacevoli sviluppi...

Fa una pausa, guardandosi intorno visibilmente ancora incerto sulla sua richiesta. Cerca con un disagio non indifferente di giustificarsi, cercando in modo quasi disperato di presentare delle ragioni accettabili.

Ivan: (in Atlaseico) Purtroppo questo lavoro è tutto ciò che ho, se questo vostro progetto non va in porto, se una rotta non viene ristabilita, allora perderò tutto. Devo essere assolutamente sicuro che tutto vada bene... e questo significa prendere dei rischi anche personali.


Ivan Stantaerich
Maestro Orologiaio

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Strada Grande*
Ivan Stantaerich - Atlaseiani

Atlaseiano (in atlaseico, sospirando): "La capisco, la capisco... Sono i suoi affari, dopotutto, non è cosa che mi riguardi."

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Strada Grande*
Ivan Stantaerich - Atlaseiani

Ivan: (in Atlaseico) Ha... ragione. Vorrei comunque ringraziarla per la vostra preoccupazione, e soprattutto per avermi informato del progetto.

Ivan, sempre un po' a disagio, scambia gli ultimi saluti con l'individuo, e, vedendo l'ora già tarda, decide di approfittare delle poche ore rimaste per cercare di entrare in contatto con la Gilda prima che sia troppo tardi, per decidere insieme a loro i dettagli della loro collaborazione. Magari, nei giorni che lo separano dall'avventura in superficie, potrà fare qualche ultimo affare, prima della partenza.


Ivan Stantaerich
Maestro Orologiaio

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Valvola Ascensoriale Primaria*
Ivan Stantaerich - Hope Lancaster - Atlaseiani

La scienziata ha speso gli ultimi giorni in un lavorio febbrile per la preparazione dei materiali necessari per la spedizione, coordinando anche la preparazione dei suoi colleghi. Ha modo di conoscere la guarnigione ingaggiata dal Patrizio per proteggerli con qualche giorno d'anticipo, scoprendo che ne sia a capo un imponente e silenzioso broggan scafandrato.
Al giorno fatidico, il gruppo abbandona la Cupola Marvata tramite batisfera, innestandosi prima nella Strada Grande per poi ascendere fino alla Valvola Primaria tramite montacarichi.
La natura particolare del sistema di protezione della vecchia rovina ne rendeva l'apertura e chiusura un processo lungo, complesso e dispendioso in termini d'energia, per cui la spedizione scientifica si ritrova stipata nella piattaforma d'accesso insieme ad un gran numero di altri viaggiatori, in prevalenza mercanti.

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L'orologiaio, seduto su una delle carovane su quadidron, è circondato da merci imballate e dal vociare della folla di viaggiatori in attesa. La Gilda dei Licurghi, dopo qualche tentativo di dissuasione, gli aveva concesso di partecipare al viaggio, dopodiché non aveva più ricevuto notizie fino al giorno stesso della partenza. La carovana, assembrata separatamente dai vari finanziatori della spedizione, si è riunita alla Valvola Ascensoriale accompagnata solo da un paio di supervisori e degli schiavi. Secondo quanto l'orologiaio è riuscito a ricavare parlando con uno dei supervisori, si sarebbero la guarnigione di mercenari li avrebbe accolti non appena raggiunto l'esterno.

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Il ronzio dei sistemi di de-pressurizzazione permea la cupola di metallo in via d'apertura, mentre la piattaforma d'accesso comincia a sollevarsi cigolante, trasportando con sé il carico di passeggeri. Il cielo sopra di loro è di un grigio-bluastro, la luce solare filtrata attraverso la nube d'asteroidi fatica a raggiungerli, ciononostante più di un atlaseiano si ritrova a socchiudere gli occhi e quasi tutti rabbrividiscono alla prima folata d'aria fresca proveniente dall'esterno, accompagnata da ogni sorta di odori inconsueti.
Con un rimbombante clangore metallico la piattaforma raggiunge del tutto la superficie e i viaggiatori cominciano a sparpagliarsi, allontanandosi in fretta dalla Valvola Ascensoriale. Lo scroscio delle onde riempie l'aria, superando il vociare dei viaggiatori e dei santinbanchi stabilitisi nell'avamposto di superficie intorno alla Valvola stessa. L'immensa rovina che contiene Atlasea è sotto di loro, protendendosi per una decina di metri in una scogliera metallica prima di affondare nelle profondità marittime, oltre cui se ne potevano a stento scorgere alcune luci.
Davanti al gruppo di viaggiatori si erge una sconfinata distesa di rovine mastodontiche, i cui profili frastagliati occludono l'orizzonte in quasi ogni direzione.

Così come previsto, un gruppo di mercenari pesantemente armati è pronto ad accogliere la carovana mercantile, capitanato da un uomo sfregiato sulla quarantina che, arrampicatosi su uno dei quadidron, inizia a urlare con tono strascicato verso il gruppo.

Mercenario (in formoca): "Prima che si inizia tutto, chi è Stantarich?"

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Valvola Ascensoriale Primaria*
Ivan Stantaerich - Hope Lancaster - Atlaseiani

È una sensazione e un'esperienza che dovrebbe ricordare, ma che è sepolta da anni di distanza e dall'imperfetta memoria giovanile, e così tutto quanto si rivela nuovo per lui come lo è per chi è nato ad Atlasea e non ha mai visto la luce del sole. Si ritrova indubbiamente spaesato e confuso all'inizio, gli occhi fanno ancora un po' di fatica ad abituarsi alla diversa luminosità, la sua pelle non è abituata alle folate di venti, e senza dubbio il suo naso non è pratico delle migliaia di sensazioni che lo stanno bombardando in quell'istante. Per un singolo momento passeggero, rimpiange la decisione presa, ma tutto è spazzato via quando si rende conto dell'immenso panorama che ha davanti. No, non è stato uno sbaglio, solo quella vista vale tutta la fatica spesa per guadagnarsi il posto in quella carovana.

Si sente chiamare, per quanto sia una versione storpiata del suo nome, e si volta verso l'individuo che lo ha nominato. Ivan per il viaggio ha deciso di indossare gli abiti più comodi e pratici che poteva trovare, niente di eccessivamente diverso da quello che indossa di solito, ma comunque molto più ideale per sostenere lunghi viaggi a terra e per aree impervie. Ha anche in bella vista la sua fondina al lato con la sua "Settetuoni", la sua arma da fuoco personale che ha inventato anni prima, e ha appesa alla cintura la sua spada retrattile, una semplice elsa al cui interno sono contenute delle sezioni di lame che, premendo un pulsante, vengono fatte scattare con delle molle ed estese per formare un'arma da taglio di poco più di mezzo metro di lunghezza. In confronto alla pistola, la spada era un giocattolino, niente che potesse paragonarsi da una vera lama, ma era utile per tagliare funi e nastri quando necessario, e ha immaginato che sarebbe stata un'aggiunta utile al suo equipaggiamento da viaggio. Oltre alle armi, Ivan ha con se anche una semplice borsa a tracolla, nella quale contiene i numerosi arnesi del suo mestiere per la manutenzione e la riparazione di congegni meccanici, oltre ai suoi articoli da vendere più pregiati. In queste condizioni, fa qualche passo in avanti verso il mercenario, alzando senza nascondere un poco di timidezza.

Ivan: (in Formoca) Uh, io! Io sarei Ivan Stantaerich!


Ivan Stantaerich
Maestro Orologiaio

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Valvola Ascensoriale Primaria*
Ivan Stantaerich - Hope Lancaster - Atlaseiani

Il mercenario da un'occhiata all'orologiaio prima di fare un grossolano cenno d'ossequio col capo.

Mercenario (in formoca): "Bentrovato, Signore. Puoi chiamarmi Clarrodo, la Gilda mi ha assunto per questo viaggio."

Il mercenario fa un salto, passando dal quadidrod al carro su cui è seduto l'orologiaio.

Mercenario (in formoca): "Vedo che sei bello e armato.. non male, non male. Ma meglio se lasci il lavoro di fucile ai professionisti da qui in poi. Stai tranquillo che ti portiamo sano e salvo fino a Quarica."


Clarrodo
Mercenario

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Valvola Ascensoriale Primaria*
Ivan Stantaerich - Hope Lancaster - Atlaseiani

Ivan si trova un po' spiazzato dal candore e dal modo diretto del mercenario, non è il genere di "clientela" a cui è solitamente abituato, e immagina che lo stesso valga per il soldato. Gli ci vuole un po' per capire che sbaglia, e che Ivan è esattamente il tipo di clientela del mercenario, alla fine dei conti. Sentendo chiamato in causa il suo arsenale, Ivan china un poco il capo e accarezza per istinto la canna coperta dalla fondina della Settetuoni. Si trattiene dal dire che non la ha mai usata contro qualcuno o qualcosa prima d'ora, salvo i bersagli d'addestramento nel tempo libero; non crede sia un'informazione che vuole divulgare al momento.

Ivan: (in Formoca) Beh, Signor Clarrodo, vi lascio più che volentieri il vostro lavoro. Si aspetta molti problemi durante il viaggio oltre ai... fenomeni di cui si parla?


Ivan Stantaerich
Maestro Orologiaio

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Valvola Ascensoriale Primaria*
Ivan Stantaerich - Hope Lancaster - Atlaseiani

Clarrodo (in formoca): "Beh, sarei un bel pezzo d'idiota a non aspettarmi problemi, ma ci si è preparati per bene, Signore, tu stai tranquillo."

Il mercenario gesticola ad uno dei suoi compagni e urla ai due supervisori di iniziare a passare i cataloghi delle merci per la revisione, quindi estrae un sigaro dalla giacca.

Clarrodo (in formoca): "Dicono che i morti stanno baciando la Pissera adesso, ci muoveremo più a nord, su una delle vecchie vie imperiali, una volta passata la prima metà, avremo i chirochesi a far metà del lavoro per noi."


Clarrodo
Mercenario

 

-L'AURORA SENZA VITA-
::Atlasea::
*Valvola Ascensoriale Primaria*
Ivan Stantaerich - Hope Lancaster - Atlaseiani

Mentre il mercenario parla, Ivan tira fuori la cartina che si è portato dietro dalla borsa a tracolla, esaminando il percorso indicato dal soldato. Non è pratico di strade di superficie, e quel gesto è più per rassicurarsi che per cercare un qualche significato dietro quella serie di linee e segni, e non è neanche sicuro che stia funzionando.

Ivan: (in Formoca) Capisco, Signor Clarrodo. Grazie mille, per tutto quanto.


Ivan Stantaerich
Maestro Orologiaio