Outer Rim & Wild Space & Unknown Regions

-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
:: Pho Ph'eah::
*Pianure*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

Quella sensazione le fa accapponare la pelle, è così simile a quanto ha sperimentato su Nar Shaddaa che ha un fremito e una serie di veloci flashback di quanto accaduto sulla Luna del Contrabbandiere. Ciò la spinge a prendere rapidamente un'altra boccata d'aria e di trattenere il respiro, mentre ruota il braccio armato teso di centottanta gradi alzandolo verso l'uscita, alla ricerca della fonte della voce.


Victoria Argon
Aspirante Jedi

 

-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
:: Pho Ph'eah::
*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

Alle spalle della Padawan fluttua un'apparizione eterea, filamenti dorati e d'oscurità che abbracciano la porta alle scale, arrotolati a formare un'immagine vagamente umanoide, al cui centro spicca una maschera inespressiva d'avorio e argento, da cui si protende un'ampia e ricurva corona dorata.

?: "Ora guarda verso il creatore.. non mi è gradito questo tipo di commedia quando all'interno di un dramma. Eppure, se non esisti..."

 

-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
:: Pho Ph'eah::
*Pianure*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

Senza esitare o aspettare che l'essere completi la sua frase, Victoria mantiene il fiato in corpo e spara a più riprese contro la figura, salendo pian piano i gradini per avvicinarsi ad essa. Quella vista è insolita e molto, molto inquietante, ma non permette che ciò metta freno al suo dovere, non ora che sa grazie alla Maestra che la Forza le darà ciò di cui ha bisogno per portare al termine la sua missione.


Victoria Argon
Aspirante Jedi

 

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:: Pho Ph'eah::
*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

I primi colpi passano attraverso i filamenti dorati e la figura si disgrega, scorrendo attraverso la scalinata e prendendo forma con un fruscio alle spalle della Padawan. La sua maschera è a pochi centimentri dal viso della ragazza, ma nonostante ciò non riesce a scorgere altro che freddo e oscurità oltre le orbite vuote.

?: "L'angelo di morte porta un'anima al suo seguito? Potrebbe essere questa la storia? Sarebbe ciò coerente? Ma il collegamento..."

 

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*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

Victoria trasale quando vede l'essere diventare fumo e comparire di nuovo così vicino a lei, ma la sensazione di disgusto è tale da farla riprendere dal torpore. Stringe i denti e continua a trattenere il fiato finché non sente il petto farle male, e data la vicinanza si vede costretta a menare un calcio contro la creatura, cercando di mantenere e forse canalizzare la propria calma e l'aria dentro di sé come ha fatto nel condominio con gli alieni in città.


Victoria Argon
Aspirante Jedi

 

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*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

Il calcio della ragazza affonda nell'ammasso di filamenti, sentendosi invischiare in un qualcosa di viscido, freddo e marcescente, mentre la maschera continua a parlare, con le orbite fisse sul suo viso.

?: "C'è qualcosa.. qualcosa di sbagliato in tutto questo... Aiutami a comprendere."

Alcuni dei filamenti prendono la forma di una mano biancastra dalle dita molli e arricciate, che cominciano a protendersi verso il viso della Padawan.

 

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*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

La giovane si sente immobilizzata, bloccata, incapace di muoversi. Cerca di dimenarsi, ma la sua forza non è sufficiente, e ora si vede quella mano maleodorante avvicinarsi al viso, e le è incapace di opporsi. L'aria che ha in corpo sfugge al suo controllo e esce dai suoi polmoni, non più in grado di trattenerla, e Victoria tenta un ultimo atto di opposizione, puntando la pistola contro il volto mascherato di quella creatura i cui soli occhi rischiano di risvegliare paure mai del tutto sconfitte.
È in quel momento che sente qualcosa, una sensazione di buio che pervade tutti i suoi sensi e che le mozza completamente il fiato. Prima ancora che possa capire cosa stia succedendo, inizia a sentire ringhi feroci e richiami animaleschi alle sue spalle; lei non può vederlo, ma l'essere dorato può notare come in cima alla scalinata e all'ingresso si stiano avvicinando alcune creature in armatura completa ammantate da drappi scuri, con fucili e spade in mano. Gli esseri lanciano un grido in una lingua che il mostro dorato può capire, prima di partire alla carica verso il duo.


Victoria Argon
Aspirante Jedi

 

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*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

L'apparizione abbandona la presa, lasciando la ragazza e levitando verso l'alto, mentre la sua voce si sdoppia, parlando in contemporanea in due lingue, a stento comprensibile da entrambi gli schieramenti.

? (in basic/Sith): "Ah.. un altro manto arriva a oscurare il palco. Che ciò sia ridondante? Dovrà esserci una corretta definizione tra luce e oscurità..."

 

-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
:: Pho Ph'eah::
*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

Victoria si lascia cadere, impattando rovinosamente sulle scale e scivolando per un metro e mezzo verso il basso. Il dolore è forte, e la giovane si ritrova rivolta a terra e carponi sui gradini con la testa che le fa malissimo per una botta troppo forte. Alza lo sguardo, e vede la sagoma dorata continuare a levitare verso l'alto, mentre le creature appena arrivate sparano incuranti con le proprie armi contro il mostro, mentre quelli armati di spada cercando di falciarlo con più fendenti. In tutto questo e nella confusione, Victoria può sentire la sensazione di oscurità farsi talmente forte che la sua vista inizia ad oscurarsi istintivamente, e un'antica paura da molti definita come "fobia" ricomincia dopo tanto tempo a pervaderla.

"Maestra..."


Victoria Argon
Aspirante Jedi

 

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*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

? (in basic/Sith): "Questa sorta di cruda violenza non mi soddisfa."

Con un ultimo fruscio, la creatura si ritrae del tutto verso il soffitto e si disgrega, svanendo del tutto.

 

-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
:: Pho Ph'eah::
*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Pho ph'eahni

I guerrieri in armatura tentano di sferzare l'essere dorato, ma i loro attacchi vanno a vuoto, e la creatura riesce a fuggire. Le sagome ringhianti si voltano furibonde per l'umiliazione verso la giovane ancora rivolta per terra, e partono alla carica per attaccarla. Victoria cerca di arretrare, ancora confusa e coi sensi offuscanti da quel senso di buio crescente, ma non riesce neanche a rialzarsi, e il mostro in armatura più vicino riesce a raggiungerla, preparando un fendente. All'ultimo istante, però, l'essere si ferma, bloccandosi all'improvviso, e facendo un passo indietro, lasciando la giovane donna ancora più confusa. Resta in silenzio a guardare l'essere in armatura per qualche istante, notandone la pelle scarlatta laddove la corazza non ne copre il corpo, ed essa resta a fissare l'Aspirante Jedi ringhiando sommessamente. Dopo alcuni secondi di silenzio quasi assordante, la creatura si fa da parte, appiattendosi alla parete, così come fanno anche le altre figure corazzate, per permettere a Victoria di vedere.
In cima alle scale, in corrispondenza della soglia della porta, si staglia un'alta creatura, del tutto ammantata di nero, indistinguibile con la luce esterna alle sue spalle. L'ampio mantello che indossa si muove e agita in modo innaturale, i suoi lembi paiono avere vita propria, e oscurare la già scarsa illuminazione che filtra. La giovane cerca di focalizzare la vista, ma tutto ciò che vede sono due occhi rossi come il sangue, luminescenti e carichi di energia cremisi, puntati sui suoi.
Come Victoria porta lo sguardo sulla figura, c'è un breve istante di incertezza, prima di sentirsi l'aria mancare e gli occhi bruciare. Sente poi una voce gelida penetrare senza pietà nella sua mente, come mille lame di acciaio ghiacciato.

?: (a Victoria) ("Uno sviluppo molto interessante...")

Il mantello della sagoma in cima alle scale si muove di scatto, e un lungo tentacolo nero scatta in direzione della giovane, avvinghiandola per la gola. Il tentacolo appare al tocco secco e quasi organico, come un fascio di fibre muscolari appiattite in una sottile massa di nervi tesi con tale forza da sollevarla da terra. Victoria cerca di opporsi, ma le manca il fiato, e ha perso il blaster quando è caduta, e non è in grado di impedire che il tentacolo la trascini sempre più vicino all'individuo dagli occhi rossi.

?: (a Victoria) ("Inatteso... ma non per questo meno apprezzabile.")

Il mostro è a meno di dieci metri da lei, e la sua voce continua a rimbombare dentro di lei con un dolore inenarrabile. Come si avvicina, vede la sua ombra oscurare tutto intorno a lei e smuovere in lei la sua vecchia paura del buio. Si guarda intorno, vedendosi circondata da mostri rossi ovunque, e cerca comunque di cercare con i propri sensi un qualche segno di Elettra, alla ricerca della sua traccia di pace e serenità.

Victoria: (flebile) Maestra...

 

:: Pho Ph'eah::
*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Thyrakron - Pho ph'eahni - Sith

La Padawan continua ad essere trascinata verso il Signore dei Sith, ma finalmente i suoi sensi sembrano raggiungere l'aura di pace del diathim. Alcuni dei Sithtrooper si scotolano a loro volta, percependo qualcosa, ma, prima che possa essere ordinato altro, la Pacificatrice emerge da sotto di loro, sfondando la scalinata metallica con la propria lama laser, in un ampio movimento che trancia quattro dei guerrieri più vicini e mozza il filamento che trattiene la Padawan.
Il Maestro Jedi è avvolto in una luce accecante, rimanendo sospeso nella voragine appena creata, frapponendosi tra le due file di Sithtrooper ancora vivi e fra il Signore dei Sith e la Padawan.

Elettra: "Empio senz'anima..."

Il Jedi schizza in avanti, tranciando un quinto Sithtrooper e menomandone un sesto, puntando alla figura all'uscita.


Elettra Nyakaelytme
Pacificatrice Jedi

 

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:: Pho Ph'eah::
*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Thyrakron - Pho ph'eahni - Sith

Victoria crolla a terra come il tentacolo viene reciso, e sbatte la testa contro i gradini, facendosi ulteriormente male. Si ritrova di nuovo riversa a terra, e solleva lo sguardo per vedere impotente la sua Maestra schizzare contro quell'ombra, mentre le ombre continuano a pervadere la sua mente fino ad avvolgerla del tutto e farla sprofondare nella perdita di coscienza.

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I Sithtrooper tentano di mettersi di mezzo e di fermare la Jedi, ma vengono solamente falciati dalla sua carica inesorabile. La figura alla porta ritrae fulmineo il tentacolo tagliato, e vede arrivare la sagoma luminescente prima coi suoi sensi e poi con la propria vista, e con uno scatto si distanzia dalla porta e più all'aperto, così da evitare la spada laser della Jedi giusto in tempo. La sua voce comunque raggiunge la mente della Jedi, gelida ma compiaciuta.

?: (a Elettra) ("Ah, bene... Laddove c'è il cucciolo, c'è anche la madre.")

All'esterno dell'edificio, la sagoma in nero si riassesta, rimettendo a posto la propria mantella. La corazza sottostante d'oro e gioielli risplende alla flebile luce del sole calante, e la sua maschera decorata rifulge di luce propria mentre il cristallo focalizzatore sulla fronte della corona pulsa d'energia in sincronia con gli occhi scarlatti dell'indossatore. Il mantello si agita sempre più, ferito dal fendente della Jedi ma già in fase di ricrescita, resistendo al vento circostante e muovendosi secondo un istinto primordiale canalizzato dalla creatura che circondano. Thyrakron, il Signore dei Sith di Serenno e Dominatore della Notte Infinita, si vede di colpo lieto di aver seguito le tracce lasciate dal suo rivale Tarqorel, e continua a conversare con la Pacificatrice deridendola con una risata mentale, mentre comincia ad accumulare saette violacee nei palmi delle sue mani.

Thyrakron: (a Elettra) ("Pare che il Signore Oscuro abbia risparmiato alcuni dei mastini del Vecchio Tempio, e non solo alcune cucciolate...")


Thyrakron
Signore dei Sith
"La Galassia conoscerà invero le Tenebre più profonde della Notte Infinita."

 

:: Pho Ph'eah::
*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Thyrakron - Pho ph'eahni - Sith

La Pacificatrice segue il Signore dei Sith all'esterno con sguardo impassibile. Alla sua seconda frase, il Lord sente la sua presa mentale scivolare sempre più fino a rendersi conto di risultare del tutto sordo al diathim, la cui coscienza continua a isolarsi in un solido scudo di pace e determinazione.

Elettra: "I tuoi sussurri non troveranno appiglio nella mia volontà, creatura delle tenebre."

Riprendendo quota con un lieve battito delle ali splendenti, il diathim si pone in posizione di guardia.


Elettra Nyakaelytme
Pacificatrice Jedi

 

-LA NUOVA GENERAZIONE JEDI-
:: Pho Ph'eah::
*Pianure - Rifugio*
Victoria Argon - Elettra Nyakaelytme - Thyrakron - Pho ph'eahni - Sith

Thyrakron scruta la Jedi con sguardo incuriosito, non ha mai visto una creatura come quella e un'arma di quel genere, potrebbe addirittura pensare che si tratti di un corrispettivo Jedi della sua Alchimia. Rifugge tuttavia questo pensiero, i Jedi sono deboli e non si permettono di prendere il controllo del proprio destino, quella deve essere una semplice casualità determinata dall'Umore Universale con delle doti naturali particolari, un po' come lo sono stati i bambini che ha usato per creare il suo mantello. La creazione di quell'artefatto ha richiesto mesi, il sacrificio di numerosi infanti, e più importante di tutto la perdita di molti cristalli, ma alla fine è riuscito a trovare il modo per dare vita a quella magnifica creazione. L'ha battezzata "Kintitsu", le sue "Catene Oscure", con le quali avrebbe stritolato la volontà e il corpo di qualsiasi suo nemico, e con le quali avrebbe incatenato la Vita al suo volere.
Capisce che i suoi pensieri non possono intaccare la mente della donna, così ben protetta da risultare incomprensibile, insondabile, irraggiungibile. Ciò irrita non poco il Signore dei Sith, che si vede costretto a parlare con la propria voce per la prima volta in anni.

Thyrakron: Molto bene...

Non ricorda l'ultima volta che ha usato la sua voce, probabilmente è stato quando ancora era un bozzolo al cospetto del Jen'ari su Yavin IV, quando ancora la sua carne era semplice carne e non manifestazione del suo volere divino. Si sente dal suo tono che non è abituato a parlare in quel modo, ma la sua eloquenza è tanto efficiente con le sue corde vocali quanto lo è col suo pensiero.
Canalizza le saette generate attraverso i cristalli della sua armatura fino a quello focalizzatore principale della sua maschera, che rifulge sempre più intenso, carico di energia oscura. A quel punto, tende una mano verso il proprio lato, e il mantello freme di attività, plasmandosi nella sua mano e riconfigurandosi nella forma di una lunga spada a due mani legato al mantello stesso tramite un filamento carnoso che gli stringe il braccio. Rilascia all'interno della spada di carne un flusso di energia, rafforzandone la struttura e rendendola molto più forte, ed entra in una posizione difensiva non troppo dissimile da quella della Jedi.

Thyrakron: Le tue pietose grida saranno sufficienti a soddisfare la mia volontà.


Thyrakron
Signore dei Sith
"La Galassia conoscerà invero le Tenebre più profonde della Notte Infinita."